“Scugnizzi per sempre”: la favola della Juvecaserta rinasce su Sky Documentaries

di Redazione

Dal 6 giugno il mito della Juvecaserta torna a infiammare gli schermi. Stavolta non su un parquet, ma attraverso la forza delle immagini e della memoria. “Scugnizzi per sempre”, la docuserie che ha già emozionato il pubblico in prima serata su Rai 2 e conquistato utenti su RaiPlay, approda su Sky Documentaries con i suoi sei episodi carichi di storia, passione e sudore.

Quella della Juvecaserta non è solo una parabola sportiva: è una storia di riscatto e identità, l’epopea di un gruppo di ragazzi del Sud – veri “scugnizzi” – capaci di sovvertire i pronostici e riscrivere la geografia del basket italiano. Un’impresa irripetibile che ha visto il suo apice nel 1991, quando il quintetto bianconero alzò al cielo lo scudetto, primo e unico club meridionale a riuscirci.

La serie nasce da un’idea del produttore Attilio De Razza e del regista e autore Gianni Costantino, ed è una produzione Tramp Ltd in collaborazione con Rai Documentari. Alla scrittura, oltre a Costantino, hanno collaborato Sante Roperto e Vincenzo Cascone, costruendo un racconto che alterna materiale d’archivio, interviste esclusive e testimonianze intense di chi ha vissuto quegli anni irripetibili dentro e fuori dal campo.

Il cuore narrativo della docuserie è affidato a nomi che hanno fatto la storia del basket italiano: dal carisma magnetico del brasiliano Oscar Schmidt, icona assoluta della Juvecaserta, ai racconti appassionati di Dan Peterson, Antonello Riva, Dino Meneghin e Roberto Brunamonti. Ad arricchire la narrazione anche la voce dello scrittore Francesco Piccolo, figlio di quella Caserta che ha respirato basket come un culto e cresciuto nell’alveo della famiglia che diede vita alla squadra.

Non si tratta solo di cronaca sportiva. Scugnizzi per sempre è un viaggio umano e collettivo, che intreccia biografie e destini: quello dei casertani Nando Gentile ed Enzino Esposito, leader carismatici di un gruppo ribelle, affamato, innamorato del proprio sogno. Il ritmo del racconto è cinematografico, serrato, vibrante, come un match punto a punto. Ma soprattutto, autentico.

La Juvecaserta diventa così simbolo di un Sud che sa vincere, nonostante tutto. Di un basket fatto di cuore e appartenenza, capace di far vibrare un intero territorio. La serie restituisce la poesia delle piccole grandi rivoluzioni, di quegli scugnizzi che hanno trasformato un’utopia in realtà, lasciando un segno indelebile nella storia dello sport italiano.

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