Aversa, “La vera storia di Cenerentola” per l’AgroFestival

di Redazione

Dopo i concerti di Alessio in via Bisceglia e dei Parsifal, cover band dei Pooh, in piazza don Diana, l’AgroFestival torna con un appuntamento culturale che celebra la tradizione letteraria partenopea.

Domenica 21 settembre, sul sagrato della chiesa di San Domenico, sarà messa in scena La vera storia di Cenerentola, libero adattamento teatrale della fiaba La Gatta Cenerentola di Giambattista Basile. Lo spettacolo, con la regia di Domenico Basile, vedrà in scena Consiglia Aprovidolo, Teresa Barretta, Paola Cacace, Enrico Disegni, Giuseppe Fedele e Giulia Piscitelli.

Un’esperienza teatrale itinerante – Non sarà una rappresentazione tradizionale: gli spettatori, a gruppi, seguiranno le diverse fasi della storia in quattro location del centro storico. Oltre al sedile di San Luigi e all’arcata dell’ex regia pretura, gli attori reciteranno all’altezza del ponticello che collegava palazzo Pozzi all’ex segheria e all’interno del chiostro di San Domenico. La partecipazione è gratuita e gli spettacoli si terranno a partire dalle ore 17.30, con repliche fino alle 19.30. L’area sarà pedonalizzata con ordinanza comunale n.240 del 17 settembre 2025, in vigore dalle ore 17 alle 20.30.

Il valore culturale dell’evento – “Dopo gli eventi musicali con Alessio e i Parsifal l’AgroFestival finalmente sembra partire. Abbiamo avuto alcuni rallentamenti di natura burocratica da parte della Regione, ma ora tutto sembra procedere sul percorso amministrativo giusto. Ovviamente questo evento, di alto profilo culturale, con la celebrazione di Giovambattista Basile, celebre scrittore, politico e letterato di inizio Seicento che, e molti non lo sanno, fu governatore per alcuni anni della città di Aversa, è soltanto il primo dei tanti appuntamenti culturali che ci saranno da qui a metà dicembre”, ha spiegato il direttore artistico Giuseppe Lettieri.

“Purtroppo i ritardi non imputabili al sottoscritto né tantomeno all’Amministrazione Comunale retta dal sindaco Francesco Matacena, hanno comportato una serie di slittamenti di date e piccoli cambiamenti che tuttavia non stravolgono il progetto iniziale. Posso soltanto annunciare che tra pochi giorni inizia la sezione AgroFestival Live. Ora però è il momento della vera storia di Cenerentola.

L’appuntamento è a partire dalle 17.30, l’ultimo spettacolo dopo due ore. Un ringraziamento particolare va alla Arciconfraternita del Santo Rosario e al priore Pasquale Leggiero, e agli amici del locale I Bigotti per la loro disponibilità e collaborazione”.

Il progetto artistico – L’iniziativa rientra nel percorso Lo cunto de li cunti – 390 anni di magia, che celebra i 450 anni dalla nascita di Basile e i 390 anni dalla pubblicazione della sua opera più celebre. “Già la prima volta che lessi questa fiaba tratta da Lo cunto de li cunti mi sono posto la domanda: chi era Cenerentola? La giovane descritta dai fratelli Grimm o ancora prima da Charles Perrault, o la Zezolla della Gatta Cenerentola del Basile?”, spiega Domenico Basile, che ha curato l’adattamento. Il racconto, infatti, presenta una versione oscura e affascinante: Zezolla, trascurata e umiliata, compie un atto estremo contro la matrigna e si ritrova presto vittima di nuove ingiustizie da parte della maestra di ricamo, che si rivela ancor più spietata.

Una narrazione corale – Lo spettacolo si articola attraverso i diversi punti di vista dei protagonisti della fiaba. Lo spettatore ascolterà i “cunti” degli attori e sarà chiamato a decidere quale versione sia la più veritiera. A completare la produzione, gli oggetti di scena realizzati da Laura Iermano e la produzione esecutiva di Elisabetta Nepitelli Alegiani.

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