Recinti elettrici: sono legali? Ecco le normative che le regolano

di Redazione

I recinti elettrici sono tra i metodi più utilizzati per proteggere non solo il bestiame, ma anche i campi, dall’eventuale intrusione di animali selvatici che possono provocare dei danni sia ai propri animali (attaccandoli o infettandoli) che al raccolto. – continua sotto –

Tali recinzioni sono alimentate da un elettrificatore che genera degli impulsi elettrici regolari che, a loro volta, creano una tensione elettrica tra il terreno e il materiale conduttore. Nel momento in cui un animale si avvicina al recinto viene generata una scossa, a basso voltaggio, che non ha lo scopo di ferire l’animale, bensì di “educarlo” a non avvicinarsi più al recinto, sia che si trovi dentro o fuori allo stesso. La questione “scossa”, però, pone un quesito: le recinzioni elettrificate sono legali?

Normative vigenti su reti elettrificate – L’uso delle recinzioni è regolato da alcune norme, che possono variare in base al Comune o Regione di appartenenza, quindi prima di installare un recinto è sempre bene consultare le autorità locali competenti, così come previsto dalla Legge 241/1990 all’articolo 19. Ma vediamo alcune tra le più importanti normative in materia di reti elettrificate:

  • l’emendamento A12 della normativa Europea (CEI 60335-2-76:2005 UNE-EN 60335-2-76:2005/A12:2011) regola e fornisce indicazioni sulle caratteristiche tecniche delle recinzioni elettrificate;
  • i recinti elettrici non possono essere costruiti in prossimità di luoghi in cui è facile che si propaghi un incendio, come stalle e fienili;
  • è possibile inserire il filo spinato, ma non si può elettrificarlo, così come previsto dal codice penale all’art.51;
  • è possibile collegare solo un elettrificatore ad un sistema di recinzione elettrica. Nel caso in cui vi siano più recinti, gli elettrificatori devono essere posizionati ad una distanza di 2,5 metri tra loro;
  • è importante segnalare la presenza di questi impianti con passaggio di corrente elettrica con dei cartelli di avvertimento che devono essere situati vicino a strade e sentieri pubblici, oltre ad essere posti a 50 metri l’uno dall’altro, riportando necessariamente il simbolo della mano con le tre scosse;
  • se gli elettrificatori sono in grado di rilasciare più di 5 Joule, è importante che siano presenti dei dispositivi di sicurezza (salvavita) che creino un effetto ritardato: in questo modo si cerca di assicurare che l’impulso venga rilasciato entro un tempo definito di “sicurezza”;
  • il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, 146 in “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti” (Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2001) all’articolo 4 prevede come le autorità competenti abbiano il diritto e il dovere di verificare la buona salute del bestiame, se viene accudito in base alla corrette esigenze etiche e fisiologiche all’interno dei vari recinti;
  • nell’eventualità in cui il filo attraversi delle strade private dovrà essere collocato ad una distanza minima di 5 metri dal suolo.

Il rispetto di tutte queste normative determina la costruzione di recinti in piena sicurezza sia per il proprio pascolo, che per tutto ciò che sta intorno ad esso.

Per la costruzione di recinti elettrici è sempre bene affidarsi a mani esperte, come quelle dell’azienda italiana di Gemi Elettronica, che dal 1983 offre tutto quel che serve per la creazione della propria recinzione, dall’elettrificatore ai fili e isolatori, e tanto altro ancora.

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