Gricignano, Tar boccia ricorso di Ambyenta sul “no” dell’Asi al terreno per il biodigestore

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Il “no” dell’Asi Caserta ad assegnare il terreno ad “Ambyenta Campania” per la realizzazione del “biodigestore” non è “immediatamente lesivo” nell’ambito della procedura per la richiesta del Paur – Provvedimento autorizzatorio unico ambientale. – continua sotto –

Lo ha stabilito il Tar Campania che ha respinto il ricorso presentato dalla società piemontese, controllata da “Sersys Ambiente” (impresa di servizi ambientali), per ottenere la sospensiva degli atti della conferenza di servizi del 18 gennaio scorso, relativi in particolare al parere negativo del comitato direttivo dell’Asi Caserta all’assegnazione di un lotto di terreno dove costruire l’impianto di biometano da Forsu, nella zona industriale “Aversa Nord”, sul territorio di Gricignano.

Nella sentenza (SCARICA QUI) della seconda sezione del Tar campano, presieduta da Paolo Corciuolo, si legge: “E’ noto che, secondo condivisibile giurisprudenza, la determinazione conclusiva della conferenza di servizi, anche se di tipo decisorio, ha pur sempre carattere endoprocedimentale e presuppone quindi un successivo provvedimento finale con valenza effettivamente determinativa della fattispecie, con conseguente esclusione di onere di impugnazione immediata. Di conseguenza qualora, come di norma, nello schema procedimentale alla conferenza di servizi segua un atto monocratico di recepimento da parte di un organo dell’ente al quale spetta la competenza finale a provvedere, quest’ultimo è l’atto conclusivo del procedimento, al quale devono essere imputati gli effetti eventualmente lesivi ed è questo l’atto che deve essere impugnato da parte di chi si ritenga leso nella propria sfera giuridica. E sottolinea: “Il parere costituente un atto endoprocedimentale, adottato in sede di Conferenza di servizi da un’autorità diversa rispetto a quella procedente, che non ha un immediato effetto lesivo, può essere eventualmente impugnato unitamente con l’atto conclusivo all’esito della stessa Conferenza di servizi, qualora le valutazioni contenute nello stesso parere costituiscano motivo esclusivo o concorrente dell’esito negativo del procedimento per il ricorrente”.

Come riportato nella “cronaca” della conferenza di servizi (leggi qui) per l’Asi sussiste un problema di “compatibilità sociale” del biodigestore che potrebbe produrre effetti negativi sull’intero agglomerato industriale, oltre che sulle popolazioni della zona. Sulla scorta del parere dell’Asi anche la Regione Campania, pertanto, non avendo Ambyenta l’assegnazione del terreno, ha dato parere contrario alle autorizzazioni ambientali. Altri “no” sono giunti da Comune di Gricignano, Provincia e Soprintendenza. – continua sotto –

Ora si attende l’ultima conferenza, in programma il 21 febbraio (inizialmente prevista per l’11 febbraio, ma rinviata per l’assenza di un dirigente dovuta a “motivi di salute”), da cui dovrebbe scaturire la decisione finale sulla realizzazione dell’impianto, che dovrebbe essere negativa, considerando la prevalenza dei pareri negativi, anche se gli Enti che hanno manifestato la propria contrarietà, insieme agli attivisti per il “No al Biodigestore”, non abbassano la guardia.

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