Un’auto trasformata in una bomba viaggiante e una camera da letto usata come deposito di esplosivi: è questo lo scenario emerso dai controlli messi in campo dai carabinieri nelle ultime ore per arginare la vendita di botti illegali in vista di Capodanno. Il bilancio è di tre arresti tra Napoli e provincia e il sequestro di oltre 1.600 candelotti del tipo “Cobra”, tra i più pericolosi in circolazione.
Il blitz a Soccavo – Il primo intervento è scattato ieri sera nel quartiere Soccavo, a Napoli. In viale Traiano i militari hanno sorpreso due uomini mentre stavano vendendo dieci candelotti esplosivi “Rambo”, denominazione diversa ma prodotto identico ai “Cobra”. La perquisizione è stata estesa alla loro autovettura, parcheggiata in viale Catone: all’interno sono stati rinvenuti altri 1.298 artifizi dello stesso tipo, alcuni commercializzati con nomi differenti ma con identico potenziale distruttivo. In totale, 45 chili di polveri esplosive, una quantità sufficiente – secondo gli accertamenti – a smembrare il veicolo e tutto ciò che si trovava nel raggio di dieci metri. I due sono stati arrestati e posti ai domiciliari, in attesa di giudizio.
Il deposito in casa a Casoria – Un terzo arresto è stato eseguito a Casoria dai carabinieri della stazione e della sezione operativa. In questo caso i botti, 350 candelotti “Shark 5” anche questi assimilabili ai “Cobra”, erano nascosti nella camera da letto di un uomo di 38 anni. Per lui si sono aperte le porte del carcere, sempre in attesa di giudizio.
Sequestri e denunce – Tutto il materiale pirotecnico illegale è stato sequestrato e affidato ai militari del nucleo artificieri del comando provinciale di Napoli. A Monte di Procida, infine, i carabinieri della stazione locale hanno denunciato due commercianti del posto: erano in possesso di 115 chili di materiale esplodente messo in vendita senza alcuna licenza. Un’ulteriore conferma di un mercato clandestino ancora attivo, proprio mentre si avvicina la notte più a rischio dell’anno. IN ALTO IL VIDEO

