Chiara Ferragni in tribunale per il caso Pandoro e uova: sentenza a gennaio

di Redazione

Per la prima volta da quando è esploso il caso, Chiara Ferragni è entrata in aula al Palazzo di Giustizia di Milano. Davanti alla terza sezione penale, a porte chiuse, l’imprenditrice digitale ha scelto il rito abbreviato nel procedimento che la vede imputata, insieme ad altre due persone, per truffa aggravata legata alle iniziative del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua. La decisione è stata assunta nell’udienza odierna davanti al giudice Ilio Mannucci Pacini; la sentenza è attesa per gennaio.

Il procedimento – Assistita dai legali Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, l’influencer ha partecipato alla seconda udienza pre-dibattimentale. Nella prima, di carattere tecnico, erano state definite le questioni preliminari. Il decreto di citazione diretta a giudizio, firmato dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli, era stato notificato a fine gennaio. Con Ferragni sono imputati anche Fabio Damato e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. Tra gli iniziali indagati figurava Alessandra Balocco, amministratore delegato dell’azienda dolciaria piemontese, scomparsa lo scorso agosto.

Le accuse – Secondo la procura, tra il 2021 e il 2022 Ferragni avrebbe conseguito presunti profitti ingiusti, circa 2,2 milioni di euro, dalla vendita di prodotti promozionali il cui prezzo non comprendeva la beneficenza annunciata. L’indagine è stata coordinata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. L’influencer ha sempre respinto le contestazioni, ribadendo la propria estraneità ai fatti e la volontà di rispettare la giustizia; i difensori sostengono che non sia stato commesso alcun reato. Sul fronte amministrativo, Ferragni ha effettuato donazioni per un totale di 3,4 milioni di euro.

Le parti civili – Nel corso dell’udienza il giudice ha esaminato le istanze di costituzione. Alcune richieste sono state ritirate dopo accordi extragiudiziali, tra cui quelle di una donna di 76 anni e dell’associazione Adicu. Resta in decisione la domanda della Casa del Consumatore, che ha rifiutato una proposta transattiva di 5mila euro, avanzando invece la richiesta di un impegno social da parte dell’influencer.

Le prossime tappe – La prossima udienza è fissata per il 19 novembre, quando il giudice deciderà sull’ammissione della Casa del Consumatore come parte civile. Il procedimento proseguirà con il rito abbreviato; la pronuncia è attesa per gennaio.

Le parole dell’influencer – Al termine, Ferragni ha ringraziato i cronisti senza rilasciare dichiarazioni di merito: «Grazie per l’attenzione, grazie di essere qua. È una fase sicuramente difficile della mia vita e penso mi capirete se non mi sento di fare ulteriori dichiarazioni, però grazie di essere qua e andiamo avanti».

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