Napoli – L’invecchiamento della popolazione non è un destino da subire ma un cantiere da progettare: è la traiettoria indicata da “Age-It”, il più ampio partenariato italiano dedicato alla ricerca sull’invecchiamento attivo e in salute, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr. A Napoli la seconda edizione del General Meeting ha riunito oltre 500 partecipanti e raccolto 380 relazioni scientifiche, segnando un passaggio chiave per mettere in rete competenze e risultati.
La missione – Invecchiare in salute in una società che invecchia: “Age-It” punta a comprendere i fattori biologici, sociali, economici e demografici che incidono sull’invecchiamento, studiando dati e strategie per soluzioni socioeconomiche, biomediche e tecnologiche capaci di rendere l’Italia più inclusiva e sostenibile. La rete coinvolge 27 attori tra università, enti di ricerca, aziende e istituzioni sanitarie, con l’obiettivo di far dialogare, in modo strutturale, accademia, clinica, industria e pubblica amministrazione.
Il confronto a Napoli – La seconda edizione del General Meeting è stata l’occasione per presentare i traguardi raggiunti, condividere le evidenze emerse e orientare le prossime fasi di lavoro, valorizzando la dimensione interdisciplinare del progetto.
I protagonisti – Tra i relatori Cristina Freguia, direttrice del dipartimento statistiche sociali e demografiche dell’Istat, Daniele Vignoli, coordinatore scientifico del programma “Age-It”, e Guido Iaccarino, coordinatore per l’Università di Napoli Federico II di “Age-It”, a testimonianza di un confronto che integra misurazione statistica, ricerca e applicazione clinica. IN ALTO IL VIDEO

