Bruxelles vive ore tese tra le proteste degli agricoltori nel cuore del quartiere europeo e un Consiglio europeo dominato dal dossier Ucraina, tra finanziamenti, asset russi congelati e nuovi scenari geopolitici. Davanti agli edifici del Parlamento europeo, a Place du Luxembourg, la protesta dei trattori è degenerata in disordini. La polizia è intervenuta inizialmente con idranti per disperdere i manifestanti, per poi avanzare lanciando fumogeni. Gli agricoltori hanno risposto scagliando patate, barbabietole, uova, pietre, bottiglie e petardi. Danneggiate le vetrate dell’edificio della Stazione Europa, che si affaccia sulla piazza. Gli scontri sono durati alcuni minuti, prima che le forze dell’ordine arretrassero lungo la recinzione di filo spinato installata a protezione dell’Eurocamera.
Il Consiglio europeo e il nodo dei finanziamenti a Kiev – Sul tavolo dei leader europei resta centrale il sostegno all’Ucraina. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, arrivando al vertice ha ribadito: “Ho presentato due proposte, due opzioni sul tavolo per questo finanziamento. Una è il finanziamento attraverso il bilancio dell’Ue, prendendo a prestito a valere sul bilancio, e la seconda possibilità è il prestito di riparazione. Quindi oggi discuteremo su quale delle due utilizzare. Saranno discussioni intense. Per me, la parte più importante è che, alla fine, abbiamo garantito il finanziamento per l’Ucraina per i prossimi due anni”. Secondo la Commissione e il Fondo monetario internazionale, per il biennio 2026-2027 servirebbero 137 miliardi di euro, di cui l’Ue si è impegnata a coprire due terzi, pari a 90 miliardi.
Sulla stessa linea il cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha confermato la volontà di utilizzare il patrimonio della Banca centrale russa immobilizzato in Germania a sostegno di Kiev, una mossa che rappresenta una concessione alle richieste del governo belga. “Si sa la mia posizione, voglio che gli asset russi vengano utilizzati. La mia impressione è che possiamo arrivare a una soluzione”, ha dichiarato, sottolineando che la scelta è tra debito europeo e patrimonio russo, e che quest’ultimo rappresenta, a suo giudizio, “l’unica opzione”.
Zelensky: truppe europee come deterrenza – A Bruxelles è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha insistito sul tema degli asset russi e sul ruolo dell’Europa nella sicurezza del Paese. “La questione finanziaria non è stata risolta. Ho espresso apertamente la mia opinione oggi ai nostri colleghi e leader. Credo che il prestito di riparazione debba essere risolto positivamente”, ha detto, aggiungendo che l’obiettivo è evitare che questi asset diventino una leva negoziale per Mosca. Zelensky ha inoltre affermato che “la presenza delle truppe europee in Ucraina diminuirebbe il rischio di una nuova invasione russa, non diciamo che debbano combattere”.
La reazione di Mosca e la ‘flotta ombra’ – Sul fronte russo, dopo l’avvio di una causa presso il Tribunale arbitrale di Mosca contro il fondo belga Euroclear per un risarcimento di 200 miliardi di euro, la Banca centrale russa ha annunciato azioni legali analoghe contro “banche europee” per quello che definisce “il blocco o l’utilizzo illegale dei suoi asset”. Intanto, secondo fonti di intelligence occidentali e ucraine citate dalla Cnn, personale russo legato ai servizi militari e di sicurezza avrebbe svolto attività di spionaggio nelle acque europee operando clandestinamente su navi che trasportano petrolio russo. Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, Mosca avrebbe sviluppato una “flotta ombra” di centinaia di petroliere, alcune delle quali avrebbero recentemente imbarcato membri dell’equipaggio ritenuti sospetti.
Mercosur e agricoltura: il veto francese – A pesare sul clima del vertice anche il dossier Mercosur. Il presidente francese Emmanuel Macron è stato netto: “Il conto non torna sul Mercosur e questo accordo non può essere firmato”. Per Parigi, servono clausole di salvaguardia, un freno d’emergenza e misure di reciprocità per tutelare agricoltura, alimentazione e sicurezza alimentare europea.
Guerra sul campo e nuovi colloqui – Sul terreno, la guerra continua. Un attacco ucraino con droni su una nave cargo nel porto russo di Rostov ha provocato due morti e tre feriti tra l’equipaggio; altri attacchi hanno colpito diverse regioni dell’Ucraina, causando feriti e danni a edifici residenziali, scuole e infrastrutture energetiche. Sul piano diplomatico, funzionari di Stati Uniti e Russia dovrebbero incontrarsi nel fine settimana a Miami per nuovi colloqui legati al piano del presidente statunitense Donald Trump per porre fine al conflitto, mentre Kiev parla di “progressi” nei contatti con Washington e Bruxelles.

