Giovedì 30 ottobre, alle ore 16, nella sala del “Museo Civico e del Risorgimento” (Mucir) di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), in piazza Angiulli, un convegno storico risorgimentale rimetterà al centro la memoria di Ercole D’Agnese, protagonista della Repubblica Napoletana del 1799 e simbolo di Terra di Lavoro. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e l’Associazione Storica del Medio Volturno di Piedimonte Matese, con il patrocinio dei Comuni di Santa Maria Capua Vetere, di Piedimonte Matese (città natale del martire politico) e di Palma Campania, storicamente parte di Terra di Lavoro e patria del martire del 1799 Vincenzo Russo, amico di D’Agnese.
Chi fu D’Agnese – Nato a Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese) il 3 maggio 1745, D’Agnese fu martirizzato a piazza Mercato il 1 ottobre 1799. La sua vicenda si intreccia con quella di altri martiri del 1799 di Terra di Lavoro: il vescovo Michele Natale di Casapulla, Vincenzo Russo di Palma Campania, Domenico Cirillo di Grumo, Clino Roselli di Esperia, Leopoldo De Renzis ed Eleuterio Ruggero di Capua, Pasquale Battistessa e Nicola Ricciardi di Caserta, Francesco Bagno di Cesa, Domenico Perla di Lusciano, Vincenzo d’Ischia di Gaeta, Nicola Mazzola di Durazzano, oltre a figure locali come Teresa Ricciardi di Santa Maria Capua Vetere.
Gli anni francesi – Emigrato in Francia nel 1774, D’Agnese si affermò nell’area di Lione, a Écully, come insegnante e fondatore di un pensionato per studenti. Il 16 novembre 1790 sposò la francese Maria Thibauthier (nipote del futuro commissario del governo francese a Napoli nell’aprile 1799, Abrial) e ebbe due figli: Francoise-Antonietta (17 ottobre 1791) e Francoise Hercule (21 settembre 1794). Fu lo zio Francesco, avvocato a Napoli, ad aiutarlo a espatriare, con il cognome anche di Giraud o Giro. A Parigi ricoprì incarichi professionali e politici, facendo parte del Consiglio dei Cinquecento, camera legislativa accanto al Consiglio degli Anziani, con l’esecutivo affidato al Direttorio.
Il governo della Repubblica del 1799 – Tornato con Abrial nella Napoli repubblicana dell’aprile 1799, D’Agnese esercitò dal 14 aprile al 13 giugno la carica più alta dell’assetto istituzionale: presidente della Commissione esecutiva. In quei due mesi firmò e rese operative leggi cardine: l’abolizione del regime feudale; l’abolizione della tortura nei procedimenti penali; la soppressione del testatico, la più odiosa tassa personale; l’eliminazione dei dazi su grano, granone e farine, pilastri dell’alimentazione quotidiana, insieme ad altre misure di rilievo civile e sociale.
Una memoria coltivata tra Ottocento e Unità – La memoria di D’Agnese, viva tra i discendenti del ramo francese anche grazie alla scultrice Fanny Dubois d’Avesne, fu onorata in Italia dopo l’Unità del 1861 con la lapide dedicata ai martiri del 1799 sulla facciata del Municipio di Napoli e con il solenne monumento nella sua città natale: un busto su colonna nei pressi della casa natale, opera dello scultore Enrico Mossuti, scoperto il 3 dicembre 1899, nel centenario della morte.
Le parole del nipote e l’attualità del tributo – Il 1 ottobre 1908, il nipote omonimo Ercole D’Agnese, cavaliere e sindaco di Piedimonte d’Alife dal 1877 al 1887 e dal 1890 al 1903, inaugurando il circolo culturale giovanile intitolato al grande avo, ricordò: “durante l’intera sua vita illustrò la patria terra e suggellò col sangue l’opera sua di civiltà e libertà”. L’iniziativa di oggi riprende a livello provinciale questa memoria patriottica e civile nel mese del martirio, all’indomani dell’omaggio floreale del 1 ottobre 2025 nella città natale.
Saluti istituzionali – Sono previsti i saluti dell’assessore alla cultura di Santa Maria Capua Vetere, l’avvocato Anna Maria Ferriero, dell’assessore alla cultura del Comune di Piedimonte Matese, la dottoressa Loredana Cerrone, e di un rappresentante istituzionale del Comune di Palma Campania.
Relazioni in programma – Interverranno il dottor Pasquale Simonelli su “La memoria di Ercole D’Agnese a Piedimonte Matese”; Carlo Pastore su “L’impegno di memoria con Giulia D’Angerio per il concittadino Ercole D’Agnese”; il professore Nicola Terracciano su “Ercole D’Agnese tra Francia e Napoli, tra Rivoluzione francese e Risorgimento italiano”.