Caserta, al Belvedere di San Leucio la mostra di Antonio Nocera: un viaggio tra sogno, materia e memoria

di Redazione

Caserta – Un invito a lasciarsi trasportare tra nuvole, favole e migrazioni interiori. È questo il filo conduttore de “I Viaggiatori delle Nuvole – Omaggio a San Leucio”, la nuova mostra personale del maestro Antonio Nocera, che sarà inaugurata giovedì 15 maggio, alle ore 18, al Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, a Caserta. L’esposizione sarà visitabile fino al 15 settembre.

Promossa dal Comune di Caserta all’interno della rassegna Comunalia, l’iniziativa è curata dal professor Claudio Strinati e organizzata dall’associazione Passaggio a Nord Est in sinergia con l’Archivio Antonio Nocera, con il patrocinio della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, dell’Anci e del Rotary Club Caserta Reggia, in collaborazione con Scabec.

Attraverso circa 100 opere – tra sculture, dipinti, installazioni e tele di grandi dimensioni – Nocera ripercorre trent’anni di attività artistica. Il percorso si articola negli spazi più significativi del sito borbonico, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, e si snoda in tre sezioni principali: C’era una volta, Oltre il nido e Oltre il mare, a cui si aggiunge un prezioso omaggio a San Leucio. Quest’ultima sezione si distingue per una raccolta di 19 opere inedite, concepite appositamente per dialogare con gli ambienti storici del complesso: realizzate con le pregiate sete originali di San Leucio, saranno esposte negli appartamenti reali, in un suggestivo confronto con gli arredi dell’epoca.

“C’era una volta”, allestita nella sala della prima Filanda, si concentra sull’immaginario fiabesco e mitologico come strumento per interpretare la realtà. Tra le opere spicca l’installazione “Xenia”, realizzata in bronzo e tecniche miste su legno e plexiglas, che fonde simboli e materiali in un’ode alla libertà e alla trasformazione. La seconda sezione, “Oltre il nido”, occupa la sala della seconda Filanda e riflette sul significato della casa e del legame affettivo. Al suo fianco, “Oltre il mare” racconta invece le esperienze di migrazione e spaesamento, culminando nell’imponente installazione “I Libri d’Acqua”, già presentata alla Biennale di Venezia del 2013: 24 pannelli in alluminio dipinti, contenuti in una grande vasca di metallo e vetro di Murano. A chiudere l’itinerario, nel cortile del Belvedere, sono collocate alcune delle opere più emblematiche dell’artista: l’installazione “Il Naufragio – Tutti in salvo” (Biennale 2011) e le sculture monumentali “Crisalide”, “Gioia di Vivere”, “Nomade” e “Migrante”, che incarnano visivamente l’idea stessa dei viaggiatori delle nuvole.

Per accompagnare la mostra sarà pubblicato un catalogo curato dal professor Claudio Strinati, con testi di Michele Ainis, Domenico Semplice (presidente dell’associazione Passaggio a Nord Est), Armida Filippelli (assessore regionale alla Formazione), riflessioni dello scrittore Diego De Silva e una poesia di Vincenzo Cerami, originariamente scritta per la mostra “Oltre il Nido” ai Mercati di Traiano nel 2010. L’esposizione sarà aperta tutti i giorni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, eccetto il mercoledì pomeriggio, con ingresso gratuito.

Originario di Caivano e classe 1949, Antonio Nocera è un artista dal respiro internazionale. Dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si sposta tra Roma, Milano, Parma, Venezia, Parigi e Londra. Ha esposto nei luoghi più prestigiosi, dal Parlamento Europeo alla Biennale di Venezia, collaborando con istituzioni pubbliche e internazionali, dalla Zecca dello Stato al Vaticano. Negli anni ha raccontato il mondo attraverso opere iconiche, come Le Avventure di Pinocchio, esposte anche a Bruxelles con presentazione di Giorgio Napolitano, e installazioni sul tema del viaggio e della migrazione, come “Oltre il Mare” al Grimaldi Forum di Monaco e “Il Tesoro d’Italia” a Expo Milano, con la curatela di Vittorio Sgarbi. Dopo aver lavorato tra i suoi atelier di Venezia, Firenze e Roma, dal 2024 Nocera è tornato a Napoli, sua città d’origine, dove ha inaugurato un nuovo Atelier Ouvert. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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