L’Europa si prepara a un’estate caldissima sul fronte commerciale. Con una lettera ufficiale indirizzata all’Unione europea, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’introduzione di dazi del 30% sulle esportazioni europee a partire dal 1 agosto, minacciando di raddoppiare la tariffa in caso di ritorsioni. Una misura speculare è stata comunicata anche al Messico, mentre per il Canada il provvedimento sarà ancora più severo: qui le tariffe saliranno al 35%.
“Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali, potremmo valutare una modifica a questa lettera”, si legge nel documento postato da Trump sulla piattaforma Truth. Il presidente americano ha chiarito che eventuali tentativi di aggirare i dazi facendo transitare le merci da Paesi terzi comporteranno l’applicazione della tariffa più alta. Intanto, dal Tesoro americano arrivano dati che sembrano rafforzare la linea dura di Trump: la riscossione delle tariffe doganali è aumentata a giugno, superando per la prima volta i 100 miliardi di dollari in un anno fiscale e contribuendo a un inatteso surplus di bilancio di 27 miliardi di dollari per lo stesso mese.
Bruxelles avverte: “Pronti a difendere le imprese europee” – Il Commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis ha confermato che “nell’ultima settimana abbiamo fatto molti progressi nei negoziati”, ma ha avvertito che “se non si arriverà a un’intesa, siamo pronti a difendere le aziende e gli interessi dell’Europa”. Ancora più netta la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha definito la mossa americana “un colpo alle catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito di imprese e consumatori su entrambe le sponde dell’Atlantico”. “Restiamo pronti a lavorare per un accordo entro il 1° agosto, ma adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell’Ue, incluse contromisure proporzionate, se necessario”, ha aggiunto.
Roma: “Serve uno sforzo per evitare uno scontro” – Da Palazzo Chigi è arrivata una nota in cui il governo guidato da Giorgia Meloni ribadisce il sostegno agli sforzi della Commissione europea e invita alla cautela: “Ora è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un’intesa”. Più dura la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che ha chiesto “una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata”, da parte del governo e della premier Meloni. “Perché – sottolinea la leader Dem – non è che per le loro amicizie politiche possono danneggiare l’interesse nazionale e l’interesse europeo. Adesso c’è da rafforzare ogni tentativo negoziale che possa evitare questi dazi al 30%”.
Cgia Mestre: “Costo dazi di 3,5 miliardi per Italia” – Secondo le stime della Cgia di Mestre, i dazi di Trump rischiano di costare all’Italia fino a 3,5 miliardi di euro in termini di mancato export. Se le tariffe dovessero salire al 60% come minacciato, il danno potrebbe arrivare fino a 12 miliardi di euro.