Ucraina: “Sì a neutralità ma con garanzie”. Russia: “Negoziati costruttivi”. Mosca ritira truppe intorno Kiev

di Redazione

“Sono stati raggiunti un consenso e un’intesa comune su alcune questioni”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, commentando l’esito dei negoziati tra Russia e Ucraina a Istanbul per porre fine alla guerra. “Come abbiamo sempre sottolineato, le questioni più importanti sono il cessate il fuoco ed aprire la strada a una pace duratura”, ha aggiunto. – continua sotto –  

I colloqui, nel 34esimo giorni di conflitto, sono andati in scena nel Palazzo Dolmabache. L’incontro è stato preceduto da un intervento del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan: ciascuna delle delegazioni ha incontrato la parte turca prima dell’inizio dei colloqui.

Abramovich presente – Ai colloqui presente anche il miliardario russo Roman Abramovich, come dimostrano le foto. Uno scatto in particolare ritrae Abramovich – all’indomani della notizia sul suo presunto avvelenamento – in un colloquio con Erdogan.

Neutralità Ucraina – I termini della possibile neutralità dell’Ucraina sono stati discussi durante i negoziati in corso a Istanbul. Lo ha dichiarato all’agenzia Interfax una fonte a conoscenza dei colloqui. “Le parti hanno avviato negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione delle condizioni per un possibile status neutrale dell’Ucraina”, ha affermato la fonte. – continua sotto –  

Ucraina: “Sì a neutralità ma con garanzie” – L’Ucraina ha proposto alla Russia “un nuovo sistema di garanzie” per la sua sicurezza. Ad annunciarlo il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, al termine dei negoziati a Istanbul. Se il sistema di garanzie per la sicurezza dell’Ucraina proposto dovesse “funzionare”, il governo di Kiev accetterebbe lo status di “neutralità”, ha quindi dichiarato Arakhmia. Con la neutralità, ha precisato il negoziatore, non ci sarebbero basi straniere in Ucraina. Una delle proposte avanzate da Kiev prevede consultazioni “per un periodo di 15 anni” sullo status della Crimea e durante questo tempo Ucraina e Russia “non useranno le armi”, ha fatto sapere inoltre la delegazione ucraina.

Mosca: “Negoziati costruttivi” – I negoziati tra Russia e Ucraina sono stati “costruttivi”. Ad affermarlo il capo della delegazione di Mosca ai colloqui di Istanbul, Vladimir Medinsky, precisando che l’esito sarà riferito al presidente Vladimir Putin.

“Incontro Putin-Zelensky dopo bozza accordo” Medinsky ha parlato di “due passi concreti” per la de-escalation del conflitto in Ucraina, precisando che uno è quello militare, ovvero la riduzione “drastica” delle attività militari attorno a Kiev e Chernihiv, e l’altro è politico. Il capo della delegazione russa ha anche affermato che la Russia non è contraria all’adesione dell’Ucraina all’Unione europea. “Da parte sua, la Federazione Russa non si oppone al desiderio dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea”, ha detto Medinsky. Quanto a un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente ucraino Volodymyr Zekensky sarà possibile dopo il via libera alla bozza di accordo di pace tra i due Paesi, ha sottolineato. – continua sotto – 

Kiev: “Non entriamo nella Nato ma candidatura in Ue è irremovibile” – L’Ucraina non entrerà nella Nato, ma la sua candidatura per entrare nell’Unione europea non può essere bloccata. E’ l’aut aut lanciato dalla delegazione ucraina durante i colloqui con i rappresentanti russi a Istanbul. “Vogliamo un meccanismo internazionale di garanzie di sicurezza in cui i Paesi garanti agiscano in modo simile all’articolo 5 della Nato, e ancora più fermamente”, ha poi aggiunto la delegazione. L’articolo in questione è quello secondo cui se un alleato viene attaccato la risposta militare, da parte dei membri dell’Alleanza Atlantica, sarà corale e immediata.

Mosca: “Nessuna obiezione a ingresso Ucraina in Ue” – Le proposte scritte di Kiev per un accordo con Mosca implicano che la Russia non ha obiezioni all’aspirazione dell’Ucraina di entrare nell’Unione europea. Lo ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky al termine dei negoziati a Istanbul, come riporta la Tass. “Le proposte di Kiev implicano che da parte sua, la Federazione Russa non ha obiezioni al desiderio dell’Ucraina di entrare nell’Unione Europea”, ha dichiarato Medinsky.

Ucraina: “Status della Crimea da decidere entro 15 anni” – L’Ucraina propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli, che dovranno concludersi entro 15 anni. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti Putin e Zelensky. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell’annessione della Crimea, grazie a un contratto d’affitto con Kiev.

Erdogan: “Possibile apertura a incontro tra leader” – “I progressi nei colloqui di pace tra le delegazioni ucraina e russa in Turchia potrebbero aprire la strada a un incontro a livello di leader”, ha dichiarato Erdogan, prima dell’inizio dei colloqui. “Su tutte le piattaforme internazionali abbiamo mostrato un approccio equo che difende i diritti e le sensibilità di entrambe le parti”, ha aggiunto. Le “preoccupazioni” di Russia e Ucraina sono “legittime”, ha quindi dichiarato il presidente turco per il quale il proseguimento delle ostilità tra Russia e Ucraina “non è nell’interesse di nessuno”.

Erdogan: “Russia e Ucraina entrambi nostri amici” – Nel suo breve discorso, riporta l’agenzia Anadolu, Erdogan ha insistito sulla necessità di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco, base per una pace duratura. Il leader turco ha evidenziato in particolare la posizione del suo Paese, che mantiene buoni rapporti con i due belligeranti. “Gli scontri ci rammaricano profondamente”, ha sostenuto, ricordando che Ucraina e Russia sono due paesi “amici”. “Crediamo che non ci siano perdenti in una pace giusta”, ha detto ancora, citato dall’agenzia Anadolu. “Ci auguriamo che gli incontri siano utili sia per i Paesi che per la regione poiché la Turchia è profondamente preoccupata per il conflitto”, ha aggiunto Erdogan, che ha quindi definito “amici preziosi” i leader di Ucraina e Russia, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.

“Con una pace giusta non ci saranno perdenti” – ”E’ nell’interesse di tutti arrivare a un cessate il fuoco e alla pace il prima possibile. Crediamo che siamo entrati in un periodo nel quale sia necessario ottenere risultati concreti dai negoziati”, ha scritto poi su Twitter Erdogan aggiungendo: ”E’ possibile arrivare a una soluzione che elimina le preoccupazioni legittime delle due parti e che sia accettata come credibile dalla comunità internazionale”, ha detto Erdogan. ”Un conflitto prolungato non è nell’interesse di nessuno”, mentre ”con una pace giusta non ci saranno perdenti”, ha aggiunto in un altro tweet. ”Come Turchia, non abbiamo mai evitato di impegnarci per la pace e la stabilità della nostra regione e altrove”, ha dichiarato, spiegando che Ankara ”continuerà a fornire le condizioni necessarie a favorire” un accordo tra Kiev e Mosca.

Russia riduce attività fuori Kiev – La Russia “ridurrà radicalmente” le attività militari fuori Kiev e Chernihiv, ha poi annunciato il vice ministro della Difesa russo, Alexander Fomin, al termine dei colloqui. La decisione è stata presa “per aumentare la fiducia reciproca affinché nei prossimi round di negoziati si arrivi a concordare e firmare un accordo di pace con l’Ucraina”. “Dato che i negoziati sulla definizione di un accordo sullo status dell’Ucraina come Paese neutrale e non nucleare, così come sulle garanzie di sicurezza all’Ucraina, stanno procedendo a livello pratico, e tenendo conto dei principi discussi durante l’incontro di oggi, il ministero della Difesa russo, per aumentare la fiducia reciproca e creare le condizioni necessarie perché i prossimi negoziati arrivino all’obiettivo finale di concordare la firma dell’accordo, ha deciso di ridurre in modo drastico le attività nella direzione di Kiev e Chernihiv”, ha dichiarato il vice ministro della Difesa russo.

Russia: “Obiettivo principale liberare il Donbass” – “In generale, gli obiettivi principali della prima fase dell’operazione della Russia in Ucraina sono stati completati”. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, citato dall’agenzia Interfax. “Il potenziale militare delle forze armate ucraine è stato significativamente ridotto, il che ci consente di concentrare la nostra attenzione e i nostri sforzi sul raggiungimento dell’obiettivo principale: la liberazione del Donbass”, ha aggiunto.

Usa confermano spostamento truppe russe da Kiev – Gli Stati Uniti, intanto, confermano che sono in corso movimenti delle forze russe, uno spostamento strategico importante coerente con l’annuncio di una “drastica riduzione delle ostilità” lungo le direttrici di Kiev e Chernihiv, da parte del ministero della Difesa a Mosca. Non aggiustamenti a breve termine per raggruppare le forze ma uno spostamento di lungo termine che riconosce il fallimento di avanzare a nord, si precisa. La Russia ha iniziato a ritirare alcune unità, fra cui i gruppi tattici di battaglione (Btg) dai dintorni della capitale e si stanno ritirando da alcune zone a nord per concentrarsi sui territori controllati a sud e a est, spiegano due fonti del Pentagono citate da Cnn. Gli Stati Uniti prevedono che la Russia potrebbe coprire la ritirata con bombardamenti aerei e di artiglieria della capitale.

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