Draghi firma il “Patto per Napoli”: oltre 1 miliardo per il Comune. Manfredi: “Governo ci ha dato nuova chance”

di Redazione

Mario Draghi e Gaetano Manfredi hanno siglato il “Patto per Napoli”: un accordo tra governo e Comune che consentirà allo Stato di versare nelle casse comunali circa 1 miliardo e 200 milioni di euro in 20 anni. L’accordo si inserisce nel quadro più ampio dell’intesa con i capoluoghi di Città metropolitane con disavanzo pro capite superiore a 700 euro. Il percorso partirà quest’anno fino al 2042. – continua sotto – 

“La nostra sfida è permettere a Napoli, e con Napoli tutto il Mezzogiorno, di mantenere la centralità che merita – ha detto il presidente del Consiglio nel suo intervento al Maschio Angioino dove si teneva la firma del patto – Ed è una sfida che deve unirci tutti, governo centrale, enti territoriali e società civili”. In tutto, ha sottolineato, “con il Patto destiniamo al Comune di Napoli un miliardo e 231 milioni di euro in vent’anni. Contribuiamo in modo significativo al risanamento dei conti del Comune e, come spiegato dal sottosegretario Garofoli, leghiamo i pagamenti al conseguimento di alcuni obiettivi”.

Manfredi, sottolineando che il patto replica “lo spirito europeo del Pnrr”, ha ringraziato il premier, il governo, e “il ministro Franco e il sottosegretario Garofoli che hanno creduto in questo grande progetto di rilancio”. “Grazie – ha aggiunto – anche a tutte le forze politiche nazionali che lo hanno fortemente sostenuto. E grazie ai napoletani che stanno avendo fiducia in un nuovo futuro per la città”. “Sappiamo tutti – ha proseguito – che è una sfida difficile, che ci mette alla prova. Ma abbiamo riconquistato un nuovo capitale reputazionale, un capitale prezioso da custodire gelosamente, il Governo ci ha dato una nuova chance”. “Ora – ha concluso – tocca a noi dimostrare di essere all’altezza della sfida. È possibile ricostruire Napoli soltanto attraverso uno sforzo collettivo”.

Contestazione e tensioni alla Sanità – Draghi è giunto nella Basilica di Santa Maria alla Sanità, nell’omonimo rione popolare di Napoli. Ad accoglierlo il vescovo ausiliare Gaetano Castello, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ed il sindaco Manfredi. Il parroco, don Antonio Loffredo, in abiti civili gli ha illustrato la storia del tempio. Dalla piazza, dove erano presenti circa un centinaio di persone, si sono levate alcune grida ed anche insulti. Un gruppetto di disoccupati del “Movimento di lotta per il lavoro” ha aperto uno striscione. Grida e qualche insulto anche contro i giornalisti. – continua sotto – 

Poco più avanti in piazza è stato aperto uno striscione con la scritta “Meno soldi agli arsenali, più soldi agli ospedali” da parte del comitato San Gennaro che protesta contro il rischio di chiusura dell’omonimo ospedale del quartiere. Davanti alla Basilica alcuni contestatori hanno inveito contro il sindaco Manfredi e in due hanno cercato di aggredirlo ma sono stati bloccati dalla polizia. Gli agenti del reparto mobile in tenuta antisommossa hanno fronteggiato, a 200 metri dalla piazza della Basilica, un cinquantina di aderenti ai centri sociali, che hanno acceso fumogeni e gridato slogan contro il governo.

Contestazioni anche all’esterno della pizzeria Concettina ai Tre Santi, nel Rione Sanità, dove il premier si è fermato per mangiare una pizza. A manifestare anche aderenti al coordinamento no Green Pass, che hanno ripetuto a Draghi “Satanista”. Cori anche contro il sindaco Manfredi e il governatore De Luca che si sono fermati a pranzo con Draghi.

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