Gratta e Vinci rubato, tabaccaio finisce in carcere. L’avvocato: “Dubbi su stato mentale”

di Redazione

E’ stato condotto nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere Gaetano Scutellaro, il 57enne accusato di aver sottratto a un’anziana signora il “Gratta e Vinci” da 500mila euro che le era stato venduto nella sua tabaccheria di via Materdei, a Napoli. Il tagliando vincente è finito sotto sequestro dopo essere stato ritrovato in una banca di Latina dove l’uomo lo aveva depositato dopo essersi allontanato dal capoluogo campano, rendendosi irreperibile per tre giorni. – continua sotto – 

Quando domenica Scutellaro è stato rintracciato all’aeroporto romano di Fiumicino, in procinto di imbarcarsi su un volo per l’isola di Fuerteventura, alle Canarie, infatti, non aveva con sé il fortunato biglietto ed era stato soltanto denunciato a piede libero. Oggi, però, i carabinieri della compagnia di Napoli Stella hanno eseguito nei suoi confronti il fermo disposto dalla Procura partenopea. Le accuse, contestate dal pm Daniela Varone e dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, sono furto pluriaggravato e tentata estorsione ai danni della pensionata: non si esclude, infatti, che l’uomo possa avere chiesto soldi in cambio della restituzione del tagliando vincente. Scutellaro è stato individuato dai militari dell’Arma sull’autostrada A1, a bordo della sua auto, all’altezza di Teano, in provincia di Caserta, mentre viaggiava in direzione di Napoli. La banca di Latina dove è stato ritrovato il biglietto, che ha confermato l’apertura di un conto da parte di Scutellaro, una volta informata dell’indagine in corso, è stata diffidata a bloccare l’operatività del conto nell’attesa dell’emissione del provvedimento di sequestro. – continua sotto – 

Intanto, Scutellaro si difende dall’accusa di furto e fornisce una diversa versione dei fatti. “Il biglietto l’ho comprato io, volevo fuggire all’estero perché non mi sento sicuro a Napoli. Io non sono il tabaccaio, ma l’ex marito della titolare”, ha detto raggiunto telefonicamente da iNews24.it. “Il biglietto l’ho fatto comprare io da un mio conoscente il giorno prima, – afferma – alla signora avevo chiesto soltanto di andare a riscuotere la vincita che credevo ammontasse soltanto a 500 euro”. Il 57enne sostiene dunque di non avere nulla a che fare con la tabaccheria: “Io non ci entro più, perché non sono più in buoni rapporti”. E sulla sua presunta fuga alle Canarie dice: “Mi sono allontanato da Napoli per paura, non avevo nemmeno letto le notizie della denuncia della signora”. Scutellaro, a Fiumicino, si è presentato negli uffici della Polizia di Frontiera per denunciare a sua volta la donna che, a suo dire, lo avrebbe falsamente accusato del furto del tagliando vincente. Ma la sua versione è risultata totalmente diversa da quella resa dalla vittima, oltre che non avvalorata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza del negozio e dalle dichiarazioni rese dai testimoni. – continua sotto – 

E mentre il 57enne si trova in carcere, il suo avvocato, Vincenzo Strazzullo, mette in dubbio lo stato di salute mentale del suo cliente, riferendo: “Sto effettuando dei controlli: in passato è stato assolto dall’autorità giudiziaria in un paio di occasioni perché ritenuto incapace di intendere di volere”. Secondo il legale, sarebbe stata “una mossa stupida se l’obiettivo era fuggire dall’Italia” quella di Scutellaro che, una volta giunto in aeroporto a Fiumicino, si è recato dalla polizia. E ritiene eccessiva la sussistenza del pericolo di fuga invocata dagli inquirenti, posta alla base della misura cautelare in carcere, esprimendo perplessità anche riguardo ai reati contestati: il furto pluriaggravato e la tentata estorsione. “Il biglietto vincente – sostiene l’avvocato Strazzullo – è stato consegnato dalla signora nelle mani del mio cliente. Nessuno glielo ha sottratto con destrezza e neppure con la forza. Solo attraverso queste due modalità si sarebbero potuti configurare i reati di furto o rapina. Nutro dei dubbi – conclude Strazzullo – anche in merito all’ipotesi di tentata estorsione formulata dai pm”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico