Isola ecologica, l’opposizione: “Un’opera che non produce vantaggi, anzi…”

di Redazione

Carinaro – I consiglieri comunali Giuseppe Barbato, Assunta Madonia, Massimo Emiliano Petrarca e Alfonso Turco del gruppo “Uniti per Cambiare” intervengono sulla discussa realizzazione dell’isola ecologica che ha già prodotto uno scontro tra l’amministrazione e il MeetUp “Cittadini a 5 Stelle”.

“In un comune di appena 7100 abitanti come Carinaro – sostengono dall’opposizione – l’utilità della creazione di un’isola ecologica appare alquanto limitatissima. Questa affermazione nasce da una constatazione più che evidente: la percentuale della raccolta differenziata supera abbondantemente il 60% e dal fatto che il ritiro degli ingombranti funziona in modo eccellente. Così come è strutturata, l’isola ecologica che si vuole costruire non procura alcun vantaggio aggiunto per il cittadino, anche perché il Comune di Carinaro dalla raccolta di gran parte di quel materiale riceve attualmente un sostanzioso ristoro, e, qualora ci fosse, questo si vedrebbe a lungo termine. Un dato di fatto che non giustifica l’urgenza con la quale l’opera si vuole realizzare è dato dalla constatazione che dagli elaborati progettuali in nostro possesso si evincono refusi di stampa di progetti presentati in altri comuni. Piuttosto, pare evidente che si va a sperperare soldi dei cittadini, in quanto, a differenza di altri comuni che hanno ricevuto finanziamenti per i loro progetti, quest’opera è totalmente finanziata dalle tasse dei carinaresi attingendo dal nostro avanzo di amministrazione”.

“Ci sono, inoltre, aspetti, di contenuto urbanistico – continuano i consiglieri di ‘Uniti per Cambiare’ – che fanno ritenere quest’opera illegittima, così come l’Amministrazione intende realizzarla e nel luogo prescelto, ossia l’area cimiteriale. Da un’analisi si è inoltre evinto che il Puc vigente ha già previsto detta opera in un’area completamente diversa da quella dove la si vuole realizzare attualmente; pertanto, l’Amministrazione per cambiare la localizzazione doveva necessariamente apportare una variante allo strumento urbanistico che s’è neppure sognata di mettere in cantiere. C’è poi da considerare che la prospettata localizzazione in area cimiteriale deve fare i conti con le leggi che regolano la costruzione dei cimiteri e delle zone attigue. C’è da considerare la fascia di rispetto cimiteriale, disposta dall’articolo 338 del regio decreto 27 luglio 1934, n.1265 Testo Unico delle leggi sanitarie che recita: ‘La fascia di rispetto cimiteriale, misurata a partire dal muro di cinta del cimitero, costituisce un vincolo assoluto di inedificabilità, tale da imporsi anche a contrastanti previsioni di piano regolatore generale’”.

Ecco, quindi, che il gruppo consiliare di opposizione chiede che “venga riguardato il piano, prima di dare via alla sua realizzazione, coinvolgendo la cittadinanza e le associazioni locali. Dal punto di vista dell’impatto ambientale, invece, il rione Cimitero dove nasce la struttura potrebbe subire ulteriori gravi ripercussioni, in quanto già in questo momento la zona è già messa in ginocchio sia dalla presenza del cimitero che dal caos del traffico veicolare conseguente alle modifiche di circolazione attuate che hanno dirottato su alcune strade un peso di un traffico di portata provinciale. Senza dimenticare, poi, che solo alla paventata istituzione di questa isola già si sono formati gruppi di cittadini carinaresi che, attraverso movimenti di opinione e tramite i social network, stanno asserendo tutta la loro avversità alla predetta iniziativa”.

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