Aversa, sfratto per la libreria sociale “Il Dono”. Sindaco Matacena, tuteli chi la cultura la fa davvero

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – Non importa che sia un presidio di cultura, unico in tutta la provincia di Caserta, quindi da tutelare e aiutare a sopravvivere. La libreria sociale “Il Dono”, fondata dal professor Fortunato Allegro, ha dieci giorni di tempo per liberare i locali in cui è ospitata, nel Palazzo Gaudioso di piazza Santulli (zona San Nicola). Il provvedimento, firmato dal dirigente Giovanni Gangi, prevede che, in caso di mancata esecuzione, lo sgombero avverrà in forma coatta con l’intervento della Polizia municipale.

I motivi – Gli uffici comunali contestano all’associazione la mancata messa in sicurezza degli ambienti. Secondo l’ordinanza, la concentrazione di materiali – libri e suppellettili oltre i limiti ritenuti ordinari – avrebbe determinato rischi per l’ostruzione delle vie di fuga e criticità di prevenzione incendi per l’eccesso di materiale infiammabile. Prima dello sfratto, l’Ente aveva già intimato la riconsegna dell’immobile concedendo una deroga di venti giorni per svuotare i locali. Scaduto il termine, gli spazi – stando alla ricognizione dei tecnici – risulterebbero ancora occupati e “colmi” di materiali dell’associazione. Da qui l’ordine di sgombero.

Appello al sindaco – Caro sindaco Matacena, permetta una considerazione da parte di chi scrive. Regole e sicurezza non sono negoziabili. Ma un’amministrazione che dice di credere nella cultura, al punto da candidare Aversa a “capitale italiana”, deve accompagnare chi la cultura la fa davvero, concretamente, come testimonia l’attività de “Il Dono”, rispetto a chi agisce solo “sulla carta” per strappare qualche finanziamento pubblico o con comunicati stampa che parlano di “grandi successi” poco credibili. Il punto è mettere “Il Dono” nelle condizioni di restare aperto: tavolo immediato, cronoprogramma di riordino, eventuali spazi temporanei per il materiale, verifiche e tempi certi. Così si tutela l’interesse pubblico due volte: si riducono i rischi e si preserva un’associazione che in città ha acceso e tenuto accesa una luce. Diversamente, è solo burocrazia senza visione.

Le reazioni – Immediata, intanto, la reazione della politica. A cominciare dal Movimento 5 Stelle aversano che esprime “profonda indignazione”. “Da anni – affermano i pentastellati – questo spazio rappresenta un presidio culturale e sociale, offrendo gratuitamente attività culturali, iniziative solidali e sostegno alle fasce più fragili della cittadinanza. Ancora una volta, l’amministrazione Matacena sceglie di non affrontare in modo costruttivo eventuali criticità, preferendo colpire chi, con impegno e gratuità, anima la vita culturale della città. In campagna elettorale il sindaco parlava di Aversa come futura ‘Capitale italiana della Cultura’: oggi, invece, assistiamo a scelte che vanno nella direzione opposta”. Dal movimento sottolineano che “non c’è alcun dubbio che le regole vadano rispettate. Ma di fronte a una realtà dal forte profilo sociale e non commerciale, un’amministrazione lungimirante avrebbe avviato un percorso di accompagnamento, non limitandosi a imporre prescrizioni e provvedimenti”. “La quantità di libri presenti – spiegano – è frutto di anni di donazioni, e senza il supporto di una rete bibliotecaria, che ad Aversa manca del tutto, è difficile per la libreria gestire il patrimonio librario in autonomia. Il Comune avrebbe potuto cogliere l’occasione per costruire un progetto culturale strutturato, coinvolgendo la libreria in una strategia di lungo periodo. Invece ha scelto di disinteressarsi, confermando la totale assenza di una visione complessiva per la cultura cittadina”.

Palmiero: “Pronti a scendere in piazza” – Prende posizione anche l’ex presidente del Consiglio comunale Carmine Palmiero, che annuncia un sit-in e un incontro con il professor Allegro: “Siamo pronti a scendere in piazza con un sit-in fuori alla libreria Il Dono per chiedere al sindaco di intervenire urgentemente per sanare la situazione e creare un’alternativa valida. Non ci muoveremo fino a quando le nostre richieste non saranno ascoltate e soddisfatte. Oggi stesso incontrerò il professor Fortunato Allegro al fine di poter organizzare una protesta pacifica ma senza sosta. Invitiamo tutti i cittadini e gli amanti della cultura a unirsi a noi già per opporci insieme alla chiusura di un presidio di cultura e socialità. Insieme possiamo fare la differenza e chiedere al sindaco di prendere seriamente in considerazione le nostre esigenze. Speriamo di vedere tanta partecipazione e sostegno alla nostra causa”.

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