Ristorante trasformato in laboratorio della droga: sequestrata marijuana alterata con sostanze chimiche

di Redazione

Un ristorante africano nel centro storico di Catania celava un laboratorio illegale per la modifica chimica della marijuana. A gestirlo era un uomo di 38 anni, originario del Senegal, arrestato dalla polizia con l’accusa di detenzione e produzione di sostanze stupefacenti alterate.

Il blitz nel quartiere San Berillo Vecchio – L’operazione è scattata nel quartiere di San Berillo Vecchio, zona già nota alle forze dell’ordine per la fitta rete di spaccio. A far scattare l’intervento della squadra mobile è stato il comportamento sospetto di due uomini all’esterno dell’attività commerciale. Fermati per un controllo, sono stati trovati in possesso di alcune dosi di marijuana. Da lì è partita la perquisizione del ristorante, condotta con il supporto dell’unità cinofila delle Volanti.

La scoperta nel magazzino – All’interno del magazzino del locale, nascosti dietro la tapparella in un cassonetto, gli agenti hanno trovato circa un chilo di marijuana. In un secchio sono poi stati rinvenuti contenitori con sostanze chimiche insolite per un’attività di ristorazione, che hanno subito fatto sospettare la presenza di un laboratorio di manipolazione della droga. Nei vari nascondigli del ristorante sono stati inoltre recuperati oltre 17mila euro in contanti, ritenuti frutto dell’attività di spaccio.

Il secondo sequestro in casa – La perquisizione è proseguita presso l’abitazione del 38enne, dove gli investigatori hanno trovato ulteriori 7,7 chili di marijuana, già suddivisi in sacchetti e identica a quella rinvenuta nel locale. In casa, ben nascosti, anche 161mila euro in contanti. Una cifra che lascia intendere un volume d’affari ben strutturato, al di là della semplice vendita al dettaglio.

Droga chimicamente alterata – Le analisi della polizia scientifica hanno confermato i sospetti: la marijuana era stata trattata con un cannabinoide sintetico, una sostanza artificiale estremamente pericolosa per la salute. Secondo gli esperti, si tratta di un composto capace di aumentare la potenza della droga, rendendola più tossica e imprevedibile. In uno dei contenitori sequestrati è stato isolato un precursore chimico ritenuto funzionale proprio alla trasformazione della sostanza.

Accuse aggravate e indagini in corso – Alla luce degli elementi raccolti, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e produzione di sostanze alterate. In totale, sono stati sequestrati 8,8 chili di droga e oltre 178mila euro in contanti. Le autorità ritengono che l’attività avesse già ramificazioni nel mercato locale, con il rischio concreto di un’espansione della rete di distribuzione. IN ALTO IL VIDEO

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