Non un semplice saggio di fine anno, ma un’autentica esperienza teatrale. La CK Street Dance di Aversa ha lasciato il segno al Teatro Sant’Aniello di Castel Volturno con La storia di Bonnie e Clyde, uno spettacolo che ha saputo fondere danza urbana, cinema e teatro in un unico, travolgente racconto. Un’operazione audace che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori, conquistando pubblico e critica con la sua potenza evocativa.
A firmare la regia e la visione creativa sono stati Alfredo Ruffo, con le sue scenografie d’impatto, e la direttrice artistica Federica Commodo, capaci di restituire l’essenza epica e disperata della coppia criminale più famosa d’America. Il sipario si è aperto con la voce della speaker Roberta Ruffo, che ha introdotto la narrazione con intensità, accompagnata da un cortometraggio evocativo che ha catapultato gli spettatori nel clima cupo e drammatico del Midwest degli anni ’30. Sullo sfondo di un’America lacerata dalla crisi, quaranta ballerini hanno dato vita a inseguimenti, rapine e fughe disperate, accompagnati da venti cambi di costume che hanno ricreato con accuratezza lo stile dell’epoca. Le musiche, calibrate con sapienza tra sonorità vintage e contaminazioni moderne, hanno creato una colonna sonora sospesa nel tempo, capace di dialogare con tutte le generazioni.
Il lavoro coreografico, affidato a maestri di spicco del panorama campano come Dario Dange Claudi, Federica Commodo, Domenico Ipno, Francesco Ciliberti, Jhoannes Palmieri, Giada Nasti, Enrica Mennillo e Antonio Petruccio, ha disegnato sulla scena movimenti incisivi, rapidi, pieni di tensione e poesia. A completare l’architettura dello spettacolo, gli adattamenti scenici curati da Sergio Busacca, che hanno conferito un respiro cinematografico alla messa in scena.
Ad incarnare i ruoli principali, due allievi diplomandi della scuola: Giovanni Del Piano nei panni di Clyde e Valentina Solla in quelli di Bonnie. Entrambi hanno saputo dare profondità e credibilità ai personaggi, sostenuti da un cast affiatato di giovani talenti come Angelo Primizia, Raffaele Basco e Elena Cioce, tutti capaci di passare con naturalezza da quadri corali ad assoli intensi. Straordinaria anche l’esibizione vocale di Maria Francesca Pompella, la cui voce blues ha incantato la platea.
Applausi scroscianti hanno accolto anche la partecipazione speciale di due danzatori del Teatro San Carlo di Napoli, Bruno Stoduto e Flavia Paciolla, che hanno impreziosito la serata con performance di altissimo profilo tecnico ed espressivo. “Una fusione di talento e passione che eleva la danza a teatro puro”, è stato il commento unanime degli esperti del settore. E i giornalisti non hanno esitato a definire l’evento “un inno alla creatività e alla forza evocativa della danza”.
Sul palco, insieme ai protagonisti, si sono esibiti anche Adriana Diana, Noemi Giglio, Alessia Barbato, Artem Apostolyuk, Arianna Sant’Agata, Francesca Della Valle, Benedetta D’Agostino, Velia Mincione, Chiara Cardo, Teresa Oliva, Claudia Maria, Costantino Pagano, Antonio Di Biase, Elisa Di Palma, Adelia Novodid, Federica Caraviello, Gabriella Cimmino, Francesco Di Martino, Mattia Santagata, Ginevra Marino, Sofia Bello Fiore, Liliana Pagano, Manuela Pignata, Maria Grazia Costanzo, Marianna Sandulyak, Sara Goglia, Federica Barbato, Sophie Schiavone, Francesca Sorriento e Gaetano Primizia.
Un successo pieno, che riconferma la CK Street Dance come punto di riferimento nel panorama delle danze urbane e come fucina di giovani artisti capaci di raccontare, con il corpo e con il cuore, storie che restano impresse nella memoria. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA