Gricignano, scontro in Commissione Ambiente: opposizione all’attacco su impianti rifiuti e trasparenza

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Si è trasformata in un terreno di forte contrapposizione politica la seduta della Commissione Ambiente tenutasi nella mattinata di martedì 27 maggio a Gricignano. Alla riunione, convocata per affrontare le crescenti criticità ambientali del territorio, hanno preso parte il sindaco Vittorio Lettieri, gli assessori Francesca Tessitore (Ambiente), Raffaele Russo (Urbanistica) e Michele Di Luise (Lavori pubblici), nonché i consiglieri Katia Puca, in rappresentanza della maggioranza, e la capogruppo dell’opposizione Anna Michelina Caiazzo, presente in sostituzione della consigliera Maria Cristina Buccella.

Le istanze delle aziende, opposizione grida alla censura – Al centro della discussione la gestione delle istanze relative al rinnovo delle autorizzazioni, ai nuovi trattamenti e agli ampliamenti degli impianti industriali operanti nel settore dei rifiuti, come Progest, Labedo, Santa Pace, Malvin, D&D Holding (Erreplast – Sri) – che da mesi attendono risposte puntuali da parte dell’Amministrazione. L’opposizione ha espresso un giudizio durissimo, denunciando gravi lacune nella gestione amministrativa, nella trasparenza degli atti e nella partecipazione pubblica. Commentando l’esito della riunione, Caiazzo ha dichiarato: «È un anno che chiediamo la pubblicizzazione delle conferenze di servizi e di tutti gli atti relativi ad autorizzazioni e rinnovi per il trattamento dei rifiuti industriali, ma ad oggi nessuna apertura. Continue censure, atti non trasmessi o addirittura occultati».

Progest vuole aumentare codici Cer, Comune chiede chiarimenti – Oggetto di confronto anche la richiesta avanzata dalla “Progest” per l’incremento delle quote dei codici Cer trattati. Il responsabile del settore Ambiente del Comune, l’ingegner Nicola Colombiano, ha richiesto un’integrazione del rapporto preliminare ambientale dell’azienda, evidenziando che l’ultimo e unico procedimento di Verifica di Assoggettabilità alla Via risale al 2006 e che da allora sono state apportate numerose modifiche all’impianto, tutte considerate “non sostanziali” e mai sottoposte a nuove valutazioni ambientali. Nella relazione, il tecnico ha sottolineato la necessità di chiarire l’evoluzione dell’impianto e di valutare l’effetto cumulativo sulle matrici ambientali, ricordando che il Comune – sostenuto dalla Provincia di Caserta – ha avviato il procedimento per ottenere il riconoscimento della “zona satura” da impianti rifiuti, in virtù del carico ambientale ormai insostenibile dell’area industriale Asi di “Aversa Nord”. Ma anche su questo fronte, Caiazzo non ha risparmiato critiche: «Tanto per dire che si è scritto, ma senza alcun riferimento tecnico o urbanistico. Un’azione priva di contenuti».

Caiazzo: “Snobbato commissario di Governo” – La capogruppo ha inoltre duramente criticato la mancata trasmissione di una relazione da parte del Comune al commissario per le bonifiche nella “Terra dei Fuochi”, il generale Giuseppe Vadalà, incaricato dal Governo di relazionare sulla situazione dei territori inquinati. «Il commissario ha sollecitato tutti gli enti a fornire relazioni e segnalazioni. Una corposa relazione di 150 pagine è stata consegnata al Governo il 15 maggio scorso. Gricignano non è presente. I nostri amministratori hanno valutato tutto questo probabilmente una perdita di tempo», ha affermato Caiazzo, riferendosi con tono critico alla risposta dell’assessora Tessitore: «Ci ha detto che “non c’è stato tempo” per inviare la relazione, poiché “ci si è dedicati ai tavoli tecnici”».

“Su impianti rifiuti maggioranza non è credibile” – Ancora più esplicita la messa in discussione della credibilità delle posizioni della maggioranza sulla consistente presenta di impianti di trattamento rifiuti nell’area industriale Asi di “Aversa Nord”, in cui ricade Gricignano: «La stessa maggioranza che a parole si dichiara contraria alla nascita di nuovi impianti, proclamando formalmente divieti su nuove installazioni, miscelazione di rifiuti e nuove procedure di trattamento, nei fatti si presenta con dichiarazioni e pareri scarsamente motivati», ha detto Caiazzo. «Ma quale credibilità – si è chiesta la capogruppo – può avere un divieto imposto da chi, negli anni, ha costruito silenzi-assensi e fornito pareri su misura per favorire insediamenti privati? Sappiamo bene come funziona!».

“Zona industriale un immondezzaio” – E qui un altro riferimento al commissario di governo: «Non si può parlare di tutela del territorio se non si ottemperano gli obblighi che il Comune ha, se non si risponde alle richieste avanzate dal commissario, snobbando di fatto il lavoro messo in campo dal Governo e dallo stesso commissario. Non si può parlare di tutela senza strumenti di pianificazione aggiornati, senza controlli, senza trasparenza». «E non si può neppure parlare di salute pubblica – aggiunge – quando si consente che l’area industriale si trasformi, nei fatti, in un immondezzaio, dove la maggior parte delle attività è legata al ciclo dei rifiuti, in misura maggiore che in altri comuni, ricadendo nella zona industriale Asi di Aversa Nord. In un contesto dove ogni tentativo di regolamentazione o azione politica si traduce in pasticci amministrativi, puntualmente smontati dai tribunali». «La verità – sostiene la consigliera – è che a Gricignano manca una politica ambientale seria. Manca la volontà. Manca il coraggio. E manca, soprattutto, il rispetto per i cittadini e per la salute pubblica».

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