Un vasto incendio è divampato nel pomeriggio di ieri all’Interporto di Nola. A fuoco circa quattromila metri quadrati occupati da cinque capannoni aziendali nel lotto D1, dove erano stoccati materiali plastici e altri prodotti industriali. Le fiamme altissime e la densa nube di fumo nero hanno reso l’aria irrespirabile per ore, con ricadute pesanti anche nei comuni limitrofi.
Nonostante la prontezza dell’intervento, quattro squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate per tutta la notte per circoscrivere il rogo, tuttora sotto controllo, ma non ancora del tutto domato. Le operazioni di bonifica si preannunciano complesse e prolungate, mentre sul fronte delle indagini si muovono gli uomini della Polizia di Stato, al lavoro per ricostruire le cause dell’evento.
Ad aggravare la situazione, il potenziale impatto ambientale: l’Arpac è intervenuta con immediate analisi per verificare la presenza di diossina e altri inquinanti nell’aria. L’esito delle rilevazioni sarà fondamentale per comprendere la reale portata del disastro.
A scopo precauzionale, i Comuni di Nola e Cimitile hanno deciso di chiudere tutte le scuole per la giornata odierna, inclusi asili nido e sedi universitarie. Una misura urgente e necessaria per evitare l’esposizione dei più piccoli alle sostanze potenzialmente tossiche sprigionate dalla combustione.
Il primo allarme è scattato nel tardo pomeriggio di ieri, quando un incendio è esploso in un capannone adibito a deposito di plastica. Secondo le prime ricostruzioni, non vi era personale all’interno: gli operai avevano già lasciato l’area per la chiusura pomeridiana. Fortunatamente, non si registrano feriti. L’imponente colonna di fumo nero, visibile a chilometri di distanza, ha subito allertato la cittadinanza, scatenando paura e preoccupazione per la salute pubblica e l’ambiente. IN ALTO IL VIDEO