Cesa, “L’altro lato della disabilità”: convegno sull’autismo il 9 maggio

di Redazione

Cesa (Caserta) – Il Comune di Cesa, in collaborazione con le associazioni del territorio, organizza l’evento “L’altro lato della disabilità”, che si terrà venerdì 9 maggio, alle ore 17.30, nella Sala Teatro della scuola “Rodari”, in via Campostrino.

L’iniziativa, oltre ad affrontare il tema dell’inclusione e della sensibilizzazione sul tema dell’autismo, ed in generale della disabilità, ha l’obiettivo di affrontare “l’altro lato della disabilità” e cioè il ruolo del “Cargiver”: con la diagnosi non cambia la persona con disabilità, bensì la famiglia ed il modo di affrontare la quotidianità. Il convegno vuole essere un punto di riflessione su come aiutare e sostenere i genitori (Cargiver) ed offrire loro forza di accettare l’inaccettabile coraggio di andar avanti e vincere la battaglia.

Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali dal sindaco Enzo Guida, dal vicesindaco Giusy Guarino, delegata alle Politiche Sociali, del presidente del Consiglio comunale Domenico Mangiacapra. Seguiranno gli interventi di Michele Pisano, presidente associazione “Bambini simpatici e speciali”; Rino De Michele, presidente associazione “La Casa del Sole”; Valentina BriBre, autrice, terapista, tutor e coach, presidente associazione “Autismo Mille Opportunità”; Giuseppina Liguori, dirigente Uosd Psicologia di Base Asl Caserta, referente per l’Autismo e il progetto Aba Asl Caserta; Stefano Graziano, deputato Pd da sempre impegnato sul tema dell’autismo. I lavori saranno moderati dalla giornalista Carla Caputo del quotidiano “Il Mattino”. Durante il convegno sarà presente anche Tiziana Dirasco, insegnante di danza ed operatrice Opi che intratterrà i ragazzi presenti con attività di musicoterapia.

“L’inclusione sociale non è solo un obiettivo, ma una responsabilità quotidiana. – spiega il vicesindaco Guarino – Con iniziative come questa vogliamo ribadire che ogni persona ha un valore unico e insostituibile. Attraverso il confronto, l’ascolto e il coinvolgimento diretto delle associazioni e dei cittadini, costruiamo insieme una comunità più attenta, sensibile e capace non solo di non lasciare nessuno indietro, ma soprattutto di ascoltare e di creare un porto sicuro per i genitori, proprio come loro lo creano per i propri figli”.

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