Roma, sigilli a beni per oltre 25 milioni a imprenditore accusato di truffa e riciclaggio

di Redazione

Un patrimonio stimato in oltre 25 milioni di euro, tra società, auto e conti correnti in Italia e all’estero, è finito sotto sequestro a carico di un imprenditore ritenuto socialmente pericoloso, nell’ambito di un’operazione della Guardia di finanza tra Roma e Frosinone, disposta dal tribunale capitolino su richiesta della Procura di Cassino.

Il provvedimento di sequestro – I finanzieri del comando provinciale di Roma e di Frosinone, con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata, stanno eseguendo un decreto di sequestro di prevenzione emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma su proposta del procuratore capo di Cassino, Carlo Fucci. Il provvedimento riguarda beni per un valore complessivo di oltre 25 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore ritenuto capace di trarre arricchimento da una sistematica attività illecita.

Le contestazioni a carico dell’imprenditore – Il soggetto, sulla base di precedenti attività investigative svolte da reparti del comando provinciale di Frosinone, risulta gravemente indiziato di aver promosso, costituito e organizzato due associazioni per delinquere, tra loro consecutive nel tempo, finalizzate alla commissione di una serie di reati: violazioni di natura fiscale, truffa aggravata anche ai danni dello Stato, indebita percezione di contributi pubblici, falsità ideologica, trasferimento fraudolento di valori, oltre a successive condotte di riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta. Per questi fatti l’uomo era già stato raggiunto da misure cautelari personali, emesse nell’ambito di due distinte indagini, nel novembre 2018 e nel giugno 2022.

Pericolosità sociale e tenore di vita – Le investigazioni, condotte dal Gruppo investigazione criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma e dal Gruppo di Cassino, hanno delineato un quadro di pericolosità sociale, fondato su un comportamento illecito consolidato e reiterato nel tempo. Dall’analisi dei numerosi precedenti penali specifici e dei flussi economici è emerso un accumulo di ingenti risorse, giudicate sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati, tali da sostenere un tenore di vita ritenuto incompatibile con le entrate ufficialmente dichiarate.

Società, terreni, veicoli e conti correnti nel mirino – Il decreto della sezione Misure di prevenzione ha disposto il sequestro delle quote societarie e dell’intero patrimonio aziendale di 37 società, di cui 5 di diritto estero. A questi si aggiungono un terreno nel comune di Piedimonte San Germano (provincia di Frosinone), 6 autoveicoli – anche di fascia alta – e 2 motoveicoli, oltre a conti correnti, compresi rapporti accesi all’estero. IN ALTO IL VIDEO

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