Controlli sul canone speciale Rai negli affitti brevi: irregolare il 100 per cento dei casi esaminati. È l’esito di una mirata attività di verifica condotta dai del comando provinciale di Udine che hanno passato al setaccio il comparto delle locazioni turistiche nel comprensorio del Tarvisiano, area a forte vocazione ricettiva.
L’operazione – L’indagine è partita dall’analisi degli annunci pubblicati sulle principali piattaforme di intermediazione turistica. Attraverso una selezione mirata delle inserzioni relative ad alloggi destinati ai cosiddetti “affitti brevi”, i militari hanno individuato una platea di potenziali evasori del canone speciale Rai, concentrandosi su strutture e immobili messi a disposizione dei turisti con dotazione di apparecchi televisivi.
Gli accertamenti sui gestori – Gli approfondimenti hanno permesso di individuare decine di persone fisiche e giuridiche, proprietarie di immobili destinati a locazione turistica, tutte in possesso del Cin – Codice identificativo nazionale (un codice alfanumerico obbligatorio per strutture ricettive e immobili destinati ad affitti brevi) e, al tempo stesso, non in regola con il pagamento del canone speciale Rai. Si tratta del canone dovuto da chi detiene apparecchi televisivi, o comunque idonei alla ricezione del segnale radiotelevisivo, in esercizi pubblici, locali aperti al pubblico o, in generale, al di fuori dell’ambito familiare.
Le verifiche sul territorio – Il risultato è stato raggiunto grazie a una minuziosa riconciliazione tra i dati presenti nelle banche dati in uso al Corpo, le informazioni reperite da fonti open source e i sopralluoghi effettuati sul territorio. L’incrocio di tutti gli elementi raccolti ha consentito di accertare irregolarità in tutti i casi esaminati, portando a contestare il mancato versamento del canone speciale Rai ai gestori degli alloggi turistici individuati. IN ALTO IL VIDEO

