Teverola (Caserta) – Strade invase dai sacchetti all’alba, operatori ecologici fermi fino alle ore 9 e un passaggio di consegne saltato tra vecchio e nuovo gestore dell’igiene urbana: a Teverola, il 30 e 31 ottobre, il cambio di cantiere tra Isvec e VM Magenta si è trasformato in un caso politico-sindacale.
La denuncia del sindacato – La Flaica Uniti Cub Caserta, con il segretario provinciale Giulio Testore, interviene sulle “gravi disfunzioni” registrate nel Comune durante il subentro. Testore riferisce: “Il 30 ottobre scorso era stata formalmente avanzata al Comune la richiesta di procedere con il cambio di gestione, ma la VM Magenta, dopo aver analizzato la gara d’appalto, ha segnalato diverse criticità e ha comunicato la decisione di non subentrare. Il Rup ha quindi disposto il rinvio ‘a data da destinarsi’, lasciando i lavoratori senza azienda di riferimento e con il rischio di perdere la continuità occupazionale”.
Le criticità indicate – Nella ricostruzione del sindacato, “tra le problematiche emerse: la discordanza nei nominativi del personale (16 indicati da Isvec contro i 15 previsti) e l’anomalia relativa al servizio di spazzamento, con la richiesta di utilizzare una spazzatrice non prevista dal capitolato, generando ulteriori costi e disservizi”.
L’ordinanza d’urgenza – “Il sindacato si è immediatamente attivato, sollecitando un intervento urgente. È stata chiesta l’emanazione di un’ordinanza sindacale contingibile e urgente, che consentisse alla Isvec di proseguire temporaneamente il servizio. Su richiesta del sindacato è intervenuta anche la Digos, per garantire la regolarità delle procedure e accelerare la firma dell’ordinanza, che il sindaco ha sottoscritto alle ore 19 del 30 ottobre”.
Strade sporche e ripartenza lenta – “Nonostante ciò, – fa sapere Testore – la società non ha potuto riprendere subito il servizio, avendo restituito i mezzi a noleggio, e la mattina seguente le strade di Teverola si sono presentate piene di rifiuti, con i lavoratori costretti ad attendere fino alle 9 per riprendere le attività”.
“Zero programmazione” – “Ancora una volta assistiamo a scelte amministrative tardive e prive di programmazione. Abbiamo tutelato i lavoratori e sollecitato l’adozione dell’ordinanza urgente, ma non possiamo accettare che i servizi pubblici essenziali vengano gestiti in modo approssimativo”. La sigla chiede una revisione delle procedure comunali, gare d’appalto pluriennali (7–10 anni) e la valutazione dell’internalizzazione del servizio per assicurare stabilità occupazionale e qualità nella gestione dei rifiuti.
L’opposizione all’attacco – Sul caso interviene anche il gruppo “Teverola in Testa”:, parlando di un “risveglio tra la monnezza” e “dell’ultima incresciosa vicenda della saga amministrativa più vergognosa di tutti i tempi”. “In data 29 ottobre – spiegano i consiglieri – l’architetto Enzo D’Amaro, l’ultimo fuoriclasse assunto al vertice dell’Ufficio tecnico, affida il servizio di igiene urbana alla ditta WM Magenta srl per un importo di € 145.695,24; in pari data, lo stesso responsabile dell’area tecnica convoca il passaggio di cantiere ed osserva che ci sarebbero tre operai assunti senza titolo oltre a livelli di retribuzione elevati in maniera illegittima. In data 30 ottobre il passaggio di cantiere viene bloccato, scende in campo il sindaco Gennaro Caserta e firma un’ordinanza che riaffida il servizio di raccolta rifiuti alla ditta Isvec srl. I fatti sono due, più un quesito: l’architetto D’Amaro, capo dell’ufficio tecnico, dopo tre mesi dalla sua assunzione si accorge di alcuni fatti che ha messo nero su bianco. Il sindaco ha firmato un’ordinanza, é quindi consapevole delle procedure e delle dichiarazioni pubblicate dal suo responsabile sull’albo pretorio. La segretaria comunale, dottoressa Vitale, in qualità di responsabile della prevenzione trasparenza e corruzione é a conoscenza di quanto sta accadendo alla porta a fianco alla sua?”.
La satira social – Il gruppo “Teverola Sostenibile” ha pubblica un post ironico: “Altro che Halloween!”, accompagnandolo con l’immagine di una Festa della Munnezza in cui i sacchetti di rifiuti imitano le zucche ghignanti.

