Napoli – Pirateria e diritto d’autore tornano al centro dell’agenda con Stop Piracy. La cooperazione europea per il contrasto alla pirateria: il convegno, ospitato a Villa Doria D’Angri e organizzato dall’Agcom con l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, ha riunito istituzioni e accademia per fare il punto su strumenti e strategie contro la diffusione illegale di contenuti online.
Il convegno – L’incontro ha messo a fuoco approcci e criticità del contrasto alla pirateria, intrecciando prassi nazionali e internazionali e incrociandole con il perimetro normativo europeo, in particolare con il Digital Services Act, che impone obblighi più stringenti alle piattaforme nella rimozione di contenuti illeciti. Al tavolo sono intervenuti Roberto Bocchini (prorettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”), Giacomo Lasorella (presidente Agcom) e Massimiliano Capitanio (commissario Agcom).
Il quadro europeo – Dalla discussione sono emerse le esperienze di Francia e Spagna come benchmark operativi: modelli differenti, ma accomunati dall’esigenza di coordinamento tra autorità, operatori e piattaforme per rendere effettiva la tutela dei diritti d’autore nel mercato unico digitale.
Il modello italiano: Piracy Shield – Al centro del dibattito l’esperienza italiana di Piracy Shield, lo “scudo” antipirateria istituito dalla legge 93/2023 e gestito da Agcom con il supporto dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Una soluzione indicata come la più avanzata in Europa, grazie alla rapidità di intervento, alla solidità della piattaforma e a una collaborazione strutturata con gli operatori di telecomunicazioni, nel rispetto dei principi di fattibilità tecnica, gradualità e proporzionalità fissati dalla norma. IN ALTO IL VIDEO