Napoli, il Manifesto della Cultura d’Impresa indica la rotta per il futuro della città

di Redazione

Napoli ribadisce la sua vocazione produttiva e guarda oltre i confini del presente. A Palazzo Partanna è stato presentato il Manifesto della Cultura d’Impresa, il documento promosso dall’Unione Industriali partenopeache ambisce a trasformare il tessuto imprenditoriale in motore identitario, sociale e culturale della città. Un progetto maturo, frutto di un lavoro collettivo coordinato da Alberto Orioli, concepito per radicare una cultura d’impresa stabile e lungimirante, capace di rafforzare tanto le aziende quanto la comunità.

Il progetto – Alla presentazione del Manifesto sono intervenuti, insieme a Orioli, il presidente dell’Unione Industriali Napoli Costanzo Jannotti Pecci e la presidente della Sezione Industria Culturale e Creativa Marilù Faraone Mennella. Il documento nasce con l’obiettivo di consolidare una visione dell’impresa come pilastro sociale, generatore di capitale civico e garante della solidità dei sistemi territoriali. Studi e analisi indicano infatti che, quando la cultura d’impresa si radica in profondità, produce capitale sociale, rafforza la qualità delle istituzioni e porta benefici concreti alla società e al mondo produttivo.

Esplorare l’innovazione – “È stato un lavoro interessante perché siamo andati alla radice di quello che significa cultura d’impresa, vale a dire grande amore per l’intraprendenza che unisce un po’ lo spirito d’impresa con quello dell’esploratore nel momento in cui necessariamente diventi un esploratore dell’innovazione”, ha spiegato Orioli, sottolineando la natura dinamica, creativa e visionaria dell’iniziativa. “Abbiamo voluto trasferire soprattutto nelle giovani generazioni quello che un’impresa rappresenta, perché noi riteniamo che una comprensione adeguata di quello che è il valore anche sociale, se non soprattutto sociale, dell’impresa sia una conquista civile per il nostro Paese”, ha dichiarato Jannotti Pecci, richiamando la responsabilità educativa e culturale del mondo imprenditoriale. “Si conclude con quest’anno per la nostra città il momento celebrativo dei suoi primi 2500 anni di vita. Questo vuol dire che abbiamo sentito fortemente l’onere di dare un senso, rispetto al nostro mondo, di questa essenza”, ha aggiunto Faraone Mennella, ricordando il legame simbolico tra la storia millenaria di Napoli e la centralità del fare impresa.

Capitale della Cultura d’Impresa – La presentazione arriva al termine di un anno particolarmente significativo. Nel 2025 Napoli è stata designata “Capitale della Cultura d’Impresa”, con un percorso costellato da iniziative internazionali, riflessioni, incontri e progettualità costruite per coniugare sviluppo economico, creatività e identità storica. Un tempo scandito anche dalle celebrazioni per i 2500 anni dalla fondazione della città, che ha riportato al centro la sua anima produttiva e la capacità di generare idee, innovazione e opportunità. IN ALTO IL VIDEO

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