Una scia di aggressioni, minacce e danneggiamenti durata mesi: i carabinieri hanno eseguito mercoledì 8 ottobre 2025 un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque cittadini romeni residenti a Isola Capo Rizzuto, accusati di aver perseguitato una famiglia di connazionali. Quattro sono stati rintracciati e tradotti al carcere di Crotone; il quinto è tuttora ricercato. Secondo gli inquirenti, le condotte sono state portate avanti “con modalità tipiche di un clan”. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, atti persecutori (stalking), furto aggravato, danneggiamento in concorso e lesioni personali ai danni dei familiari di una donna residente nella stessa località.
L’attività investigativa è partita nell’agosto 2025 da una denuncia di una delle vittime. Sono stati ricostruiti sette episodi ritenuti tra i più gravi: pestaggi, lesioni, furti e danneggiamenti di automobili, oltre a minacce e condotte persecutorie che hanno generato nelle vittime uno stato costante di paura e ansia, a partire dai primi mesi del 2025 fino ad agosto. Alla base, secondo quanto emerso, futili discussioni tra due nuclei familiari, degenerate in una campagna di violenza e intimidazione attuata “con le modalità di un clan”, come riportato nell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari.
La Procura della Repubblica di Crotone, diretta dal procuratore Domenico Guarascio, ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari della custodia in carcere per tutti gli indagati, alla luce della gravità dei fatti e della pericolosità sociale contestata.
Le misure riguardano V.A.A. (33 anni), L.B.V. (29), P.C.I. (25), V.R.C. (22) e V.G.A. (24), tutti residenti a Isola Capo Rizzuto. Quattro sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Crotone e condotti in carcere al termine delle formalità di rito; sono in corso le ricerche per rintracciare V.G.A., 24 anni. IN ALTO IL VIDEO