È saltata in aria, scuotendo l’intero quartiere, l’auto del giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, danneggiando anche quella di sua figlia, parcheggiata accanto: la deflagrazione, é avvenuta intorno alle ore 22 di giovedì 16 ottobre, a Pomezia, alle porte di Roma, in zona Campo Ascolano. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito.
Le esplosioni – Le fiamme hanno avvolto completamente le auto, davanti alla casa di famiglia, coinvolgendo anche il cancello d’ingresso e l’abitazione accanto; distrutti vasi e piante nell’area esterna. La figlia di Ranucci era passata da casa circa mezz’ora prima dell’esplosione; il conduttore era rientrato da poco.
“Avrebbe potuto uccidere” – Sui profili della trasmissione Report di Raitre vengono mostrate alcune immagini e viene sottolineato che “la deflagrazione avrebbe potuto uccidere”.
Le indagini – Sul posto sono intervenuti carabinieri, Digos, vigili del fuoco e polizia scientifica. La Procura competente si è attivata per le verifiche e il Prefetto è stato informato. A condurre gli accertamenti sono i carabinieri del nucleo investigativo di Frascati, che stanno acquisendo immagini di videosorveglianza e reperti utili a definire la natura degli ordigni.
Le parole del giornalista – “Potrebbe non essere una coincidenza il fatto che pochi giorni fa ho annunciato i temi delle nuove inchieste di Report”, ha spiegato al Corriere il 64enne giornalista, lasciando intendere un possibile nesso tra l’attentato e i contenuti della prossima stagione del programma, in onda dal 26 ottobre.
