Un’intesa che guarda oltre le dichiarazioni d’intento e apre un cantiere stabile di ricerca e azione per i diritti. Alla Scuola Superiore Meridionale di Napoli è stato presentato l’accordo quadro tra l’Ateneo e l’Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità: un patto che punta a modelli innovativi di cooperazione per rafforzare tutela, valorizzazione e piena partecipazione delle persone con fragilità, in un’ottica multidimensionale e realmente inclusiva.
La lectio – A segnare l’avvio del percorso è stata la Lectio Magistralis dell’avvocato Maurizio Borgo, presidente del Collegio dell’Autorità Garante, che ha tracciato le prospettive e le sfide del nuovo cammino condiviso, soffermandosi sulle ricadute operative dell’accordo e sulla necessità di fare rete tra istituzioni, accademia e società civile.
L’apertura dei lavori – Ad aprire i lavori è stato il professor Giuseppe Recinto, capo di gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito e componente del comitato ordinatore della Scuola Superiore Meridionale, che ha inquadrato l’intesa nel solco delle politiche pubbliche per l’inclusione, richiamando il ruolo strategico delle università nella progettazione di strumenti e prassi accessibili.
Gli obiettivi dell’intesa – L’accordo quadro mira a sviluppare modelli di cooperazione capaci di incidere sulla vita quotidiana delle persone con disabilità: dalla tutela dei diritti alla valorizzazione delle competenze, fino alla partecipazione piena ai contesti formativi e lavorativi. Ricerca applicata, sperimentazione di buone pratiche e formazione congiunta sono i pilastri su cui l’Ateneo e l’Autorità intendono costruire interventi misurabili e replicabili.
Il metodo di lavoro – Multidisciplinarità e inclusione sono i cardini del programma: giuristi, pedagogisti, economisti, scienziati sociali e operatori del terzo settore saranno chiamati a dialogare in modo strutturato con le istituzioni preposte alla garanzia dei diritti, per tradurre i risultati della ricerca in policy, servizi e standard organizzativi accessibili. IN ALTO IL VIDEO

