Un’antica tradizione che affonda le radici nella storia religiosa e civile del territorio tornerà a rivivere venerdì 12 settembre a Frignano, nella ricorrenza della Solennità del SS. Nome di Maria. Alle ore 19, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Arco, si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco Don Vittorio Carpi, alla presenza di altri sacerdoti del territorio.
Al centro della celebrazione vi sarà il Rito dell’Olio, una pratica secolare che la tradizione popolare ha mantenuto viva nei secoli, fino al suo rinnovato recupero nell’Anno Giubilare del 2000, grazie all’impegno della Confraternita del SS. Rosario. Un gesto simbolico e potente, che rievoca la devozione alla Vergine Maria – venerata come Regina di Frignano – e rappresenta oggi un momento identitario di grande valore per tutta la comunità.
L’olio, segno di protezione e benedizione, sarà offerto dai Comuni di Frignano, San Marcellino, Casaluce e Villa di Briano, con la partecipazione delle rispettive amministrazioni, dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali. Come da tradizione, prenderanno parte alla celebrazione anche esponenti dell’Arma dei Carabinieri, in un gesto di vicinanza alla Vergine che, da oltre dieci secoli, rappresenta per il popolo una guida e una custode.
Il bacio dell’Icona – Al termine della Messa, l’olio benedetto sarà distribuito ai fedeli. Seguirà il momento particolarmente sentito del bacio dell’Icona: la Prodigiosa Immagine di Santa Maria dell’Arco sarà portata tra la gente, in un contatto diretto e spiritualmente intenso tra la Madre e i suoi devoti. Ad accompagnare la sacra effigie saranno anche i giovani portatori dell’Icona, protagonisti della processione mariana dello scorso maggio, segno di un passaggio generazionale che rinsalda i legami tra fede, tradizione e comunità. La Confraternita del SS. Rosario, insieme al parroco e all’intera comunità parrocchiale, rivolge un invito aperto a tutti i cittadini e ai fedeli dei territori coinvolti per partecipare a un momento che si rinnova ogni anno come espressione viva di spiritualità condivisa e identità popolare. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA