Nell’Aula consiliare del Consiglio regionale della Campania si è tenuta l’audizione convocata dalla Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, presieduta dal consigliere Luca Cascone, sul disegno di legge “Disposizioni in materia di estrazioni dai corsi d’acqua, riqualificazione delle cave e contributi e polizze per attività estrattive. Modifiche alla legge regionale numero 54/1985”.
Sono intervenuti: Legambiente Campania con Gianfranco Tozza; il “Comitato No Cave” con Grazia Bergantino, Raffaella Coscia, Gianluca Esposito e Jolanda Coscia; il Comune di Valle di Maddaloni con il delegato all’Ambiente Francesco Granatello, l’associazione di volontariato “Paolo Broccoli” guidata da Paola Broccoli, l’associazione “Restart” con Michele Di Florio, Giovanna Farina, Mario Malatesta e Carmine Bevilacqua; don Nicola Lombardi della parrocchia “San Bartolomeo” di Centurano; il Wwf Caserta con Renato Perillo; e Mario Mezzullo, vice Legambiente Caserta. Nel corso dell’audizione è stata letta la nota del vescovo di Caserta ed arcivescovo di Capua, monsignor Pietro Lagnese, in merito al risanamento delle cave di Caserta.
“Sono stato fortemente colpito dalla cospicua presenza di partecipanti. Le cave di Caserta – ha sottolineato Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale – rappresentano una ferita profonda inferta al nostro territorio, una ferita che ha cancellato colline un tempo verdeggianti e trasformato i Monti Tifatini in scenari che l’allora vescovo Nogaro definì, con efficacia, veri e propri gironi infernali. Oggi non possiamo più permettere che la logica del profitto prevalga sul rispetto dell’ambiente e sulla dignità della nostra comunità”.
“Condivido pienamente le parole del vescovo Lagnese: non può esserci risanamento se esso coincide con un nuovo sfruttamento, quasi a premiare chi in passato ha sfregiato quelle terre. La Regione Campania ha il dovere di scegliere la strada della tutela e del risanamento ambientale. Solo così potremo restituire bellezza, dignità e speranza a un territorio che merita di rinascere e non di essere ancora una volta violato, passando da una fase di crisi e di sofferenza ad una di miglioramento e rilancio del territorio”, ha affermato Oliviero.