Frignano-San Marcellino, minori autistici: Simonelli e Cassandra denunciano sospensione piani terapeutici

di Redazione

Frignano – San Marcellino (Caserta) – I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Aldo Simonelli (Frignano) e Ketty Cassandra (San Marcellino) hanno inviato in data odierna una formale richiesta di intervento urgente al commissario ad acta dell’Ambito Territoriale C07, dottor Franco Arbolino, per denunciare la sospensione dei Piani Terapeutici Riabilitativi Individualizzati (Ptri) destinati ai minori con disturbo dello spettro autistico.

La nota, inviata anche per conoscenza al Garante regionale per le persone con disabilità, richiama la recente sentenza del Tar Campania (Sez. V – n. 1803/2025 del 23 luglio 2025) che ha annullato la sospensione dei Ptri nell’Ambito C07, ritenendola illegittima per violazione della continuità terapeutica, mancanza di motivazione e assenza di coinvolgimento delle famiglie interessate.

«Da settimane riceviamo segnalazioni di famiglie lasciate sole, bambini e ragazzi privati di trattamenti fondamentali per il loro sviluppo. È inaccettabile che scelte amministrative non trasparenti ricadano su soggetti fragili e minori in cura – dichiarano Simonelli e Cassandra – Per questo abbiamo chiesto al Commissario di ripristinare immediatamente i servizi sospesi e di garantire il pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità».

I due consiglieri pentastellati sottolineano che l’interruzione arbitraria dei Ptri sta producendo una grave disuguaglianza sociale, dividendo il territorio tra chi ha la possibilità economica di continuare privatamente i trattamenti e chi invece, per motivi economici, è costretto a rinunciarvi, subendo un danno doppio: terapeutico e sociale. La questione è stata già oggetto di un’interrogazione a risposta scritta da parte del consigliere regionale M5S Gennaro Saiello, che ha chiesto alla Giunta chiarimenti e interventi urgenti.

«Il nostro impegno è al fianco delle famiglie, delle associazioni e delle cooperative sociali che operano sul territorio – concludono i consiglieri – Serve un cambio di passo immediato per tutelare la dignità e il futuro di tanti bambini e ragazzi. Nessuno deve essere lasciato indietro, né discriminato in base al reddito familiare».

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