Mondragone (Caserta) – Il deputato Francesco Emilio Borrelli, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, torna a puntare i riflettori sul Comune di Mondragone. Con un’articolata interpellanza (leggi qui) rivolta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il parlamentare chiede se il Viminale intenda valutare, in accordo con la Prefettura, l’adozione di “iniziative volte ad ogni opportuno accertamento ai sensi dell’articolo 142 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. Una norma che prevede la possibilità di rimuovere sindaci, presidenti di provincia e altri amministratori locali in caso di “atti contrari alla Costituzione, gravi e persistenti violazioni di legge o per motivi di ordine pubblico”.
La richiesta di Borrelli arriva dopo un’analisi dettagliata degli episodi che hanno interessato l’amministrazione comunale, con vicende giudiziarie e gestionali. Tra queste, il fallimento delle finanze comunali – evento senza precedenti nella storia di Mondragone – attribuito dall’Associazione Mondragone Bene Comune (Ambc) alle responsabilità dell’attuale e delle precedenti amministrazioni. “Viviamo uno dei periodi più bui della storia di Mondragone. – affermano dall’Ambc – Dal secondo dopoguerra ad oggi, pur avendo vissuto momenti drammatici come lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, la tragica scomparsa del vicesindaco Antonio Nugnes per mano camorristica, la gambizzazione di qualche politico e persino arresti e condanne penali, mai erano piovute sul nostro Comune tante negatività tutte insieme”.
L’associazione punta il dito contro la gestione dell’area amministrativa della Polizia locale, messa pesantemente in discussione dopo l’arresto dell’ex comandante e una serie di inchieste che coinvolgerebbero buona parte del Corpo. “Ci si domanda: ma un Comando così ridotto quant’è credibile agli occhi dei cittadini nell’esercizio delle proprie funzioni?”, si legge in una nota dell’Ambc. Non meno preoccupante è la contestazione mossa dalla Corte dei Conti ai dipendenti comunali, chiamati a rispondere di presunti danni erariali per il periodo 2009-2014 legati alla gestione del cimitero comunale e alla presenza di privati abusivi. “E il periodo 2014-2024 dovrà ancora essere considerato – avverte l’associazione – e noi non molleremo la presa”. Tra i rilievi più gravi, anche la denuncia di un Consiglio comunale sistematicamente privato delle sue prerogative, “umiliato e reso residuale”. Da anni, secondo l’Ambc, vengono segnalate irregolarità come l’uso gratuito e senza gara pubblica di beni comunali – dal campo sportivo al palazzetto dello sport – e la mancata rotazione negli affidamenti di lavori e servizi.
Nella sua interpellanza, Borrelli ha elencato solo una parte dei presunti misfatti e omissioni, per ragioni di spazio. “Eppure – osservano da Ambc – la lettura di quel documento lascia sgomenti e fa nascere almeno due domande: come è stato possibile arrivare a tanto? E cos’altro dovrà accadere per spingere Prefettura e Ministero ad intervenire per verificare l’esistenza o meno, a Mondragone, delle condizioni minime di agibilità democratica e di legalità?”.