Aversa (Caserta) – Cambio di casacca silenzioso e senza confronto. È così che Antonio Mottola, consigliere comunale eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle, ha comunicato ieri la sua uscita dal gruppo consiliare. Lo ha fatto tramite Pec, senza prendere la parola in aula, in linea – sottolineano i pentastellati – con il suo atteggiamento tenuto in questi mesi: “In un anno non ha mai pronunciato un intervento in Consiglio”, accusano.
L’ormai ex esponente pentastellato si è dichiarato “indipendente”, ma le reazioni non si sono fatte attendere. Dura la nota diffusa dal gruppo territoriale aversano del Movimento 5 Stelle, che parla apertamente di “tradimento politico, etico, istituzionale”. Mottola, ricordano i suoi ex compagni, è approdato in Consiglio comunale esclusivamente grazie al progetto pentastellato, ai voti raccolti e a una proposta “alternativa, chiara, trasparente e radicalmente opposta alla maggioranza che oggi guida Aversa”. Senza quel percorso, scrivono, “non sarebbe consigliere”.
Nel mirino del Movimento ci sono anche le voci, sempre più insistenti negli ultimi mesi, su un possibile avvicinamento di Mottola alla maggioranza e, in particolare, al gruppo dei Moderati che fanno riferimento al presidente del Consiglio comunale, Giovanni Innocenti, e al consigliere regionale Giovanni Zannini. Voci sempre smentite dal diretto interessato, ma che oggi, “alla luce dei fatti”, sembrano trovare conferma. “Dietro le quinte – si legge ancora nella nota – si lavorava a un’operazione che sa di furbizia, opportunismo e calcolo personale”. Una mossa che il Movimento non intende tollerare: “Non accettiamo il trasformismo. Non accettiamo che il consenso raccolto con onestà e impegno venga usato per fini che nulla hanno a che fare con il mandato popolare”.
Netta la posizione del rappresentante del gruppo territoriale aversano, Nicola De Novellis: “Chiediamo con fermezza le dimissioni di Mottola e chiediamo al sindaco Francesco Matacena e al presidente Innocenti di prendere una posizione chiara e pubblica su questo atto gravissimo, che offende il rispetto per la volontà popolare. Chi tradisce non può continuare a rappresentare nessuno. Il silenzio, oggi, è complicità”. Il Movimento 5 Stelle annuncia infine che continuerà la sua attività con ancora maggiore determinazione, “a viso aperto, tra la gente, senza sotterfugi né secondi fini. Perché la dignità politica non si compra, non si baratta, non si svende”.