Napoli, i laboratori “Infiniti Mondi” danno nuova vita all’Albergo dei Poveri

di Redazione

Napoli – Un’antica istituzione napoletana si proietta nel futuro. Al Real Albergo dei Poveri si apre una nuova pagina per l’innovazione, la cultura e il tessuto produttivo della città: prende ufficialmente il via Infiniti Mondi, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli, un polo all’avanguardia dedicato alla ricerca e alla sperimentazione nei settori creativi e culturali.

Quattro laboratori tematici – Il cuore del progetto batte in oltre 1.200 metri quadrati riqualificati, allestiti con le tecnologie più avanzate, che ospitano quattro laboratori aperti alle imprese, startup e realtà artigianali del territorio. Metaverso, Storytelling Digitale, Web 3.0, Gaming & Gamification sono gli ambiti su cui si concentra il lavoro nei nuovi spazi, accessibili tramite prenotazione online. A questi si aggiunge un quinto laboratorio dedicato alle Tecnologie Quantum, all’interno del centro di competenza Meditech, partner strategico dell’iniziativa.

Manfredi: “Un altro passo verso la riqualificazione dell’edificio” – «È un giorno importante – ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi –. Si aprono i laboratori del nostro progetto sull’innovazione tecnologica all’Albergo dei Poveri, con il coinvolgimento del Comune, di Meditech, delle università e di molte imprese. Un passo significativo nell’ambito della riqualificazione dell’edificio, che accoglierà anche la nuova sede del Mann, una sede universitaria e una grande biblioteca pubblica. Questo sarà anche lo spazio per incubatori aziendali e per tutta la filiera creativa».

Un ecosistema dell’innovazione aperto alla cittàInfiniti Mondi nasce non solo come hub tecnologico, ma come luogo d’incontro tra saperi, competenze e visioni. Dove l’intelligenza artificiale incontra l’artigianato, il metaverso dialoga con la tradizione e il videogioco diventa strumento narrativo del territorio. Un progetto che restituisce al complesso monumentale una vocazione pubblica, culturale e produttiva, proiettata verso le sfide del futuro.

Il Comune di Napoli è capofila di un ampio partenariato che include l’Università degli Studi di Napoli Federico II, L’Orientale, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, il centro di innovazione digitale Cefriel del Politecnico di Milano, i centri di ricerca Cnr-Ispc e Cerict Scarl, e imprese come Tim, Spici e One More Pictures. Il progetto è finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso il bando Casa delle Tecnologie Emergenti dedicato allo sviluppo delle tecnologie 5G.

Un sogno che si realizza – «L’apertura di Infiniti Mondi all’Albergo dei Poveri – ha affermato Vincenzo Lipardi, direttore della Fabbrica Italiana per l’Innovazione – è un sogno. Ho frequentato qui il liceo scientifico, poi l’edificio è crollato. Vederlo riaprire oggi con questa destinazione è meraviglioso. I cinque laboratori sono un patrimonio al servizio dell’industria culturale e creativa, da sempre elemento distintivo della produttività napoletana». Alla cerimonia di inaugurazione, seguita dall’evento Infiniti Mondi: accelerare l’impresa, valorizzare il talento, si è svolta una giornata di esplorazione e confronto sulle tecnologie emergenti applicate al Made in Italy. Due tavole rotonde hanno visto la partecipazione di figure di rilievo del panorama nazionale dell’innovazione, sottolineando il ruolo di Napoli come laboratorio permanente di creatività e sviluppo sostenibile.

Tecnologia e identità – «Da tre anni lavoriamo alla Casa delle Tecnologie Emergenti – ha spiegato Maria Grazia Falciatore, capo di gabinetto del Comune di Napoli – e alla valorizzazione dell’Albergo dei Poveri. Oggi identità, tradizione e innovazione trovano qui uno spazio concreto al servizio della città».

Un laboratorio aperto al futuro – «Vogliamo restituire alla città – ha sottolineato Angelo Giuliana, direttore della Casa delle Tecnologie Emergenti Infiniti Mondi – un luogo dove aziende, artigiani e operatori del settore culturale possano sperimentare. Mettiamo a disposizione aule, spazi di formazione e tecnologie per esplorare nuovi modi di raccontarsi, soprattutto per chi ha necessità di innovare la comunicazione del proprio saper fare. Abbiamo investito anche su un grande laboratorio dedicato al gaming, perché il videogioco è ormai un linguaggio universale». IN ALTO IL VIDEO

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