Napoli – Unire l’adozione consapevole degli animali alla creatività della moda e all’emancipazione giovanile. È questa la sfida lanciata da Animal Being, l’evento andato in scena negli spazi della Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli di Napoli, frutto di una sinergia tra realtà impegnate nel sociale e nella cultura.
La manifestazione nasce dalla collaborazione tra Fondazione Cave Canem, Accademia di Belle Arti di Napoli, Foqus, Vita e con il sostegno della Fondazione Azimut e della Holding Petrone Group. Un’iniziativa che si distingue per la sua capacità di fondere linguaggi e sensibilità diverse, dando vita a un progetto in cui la moda diventa strumento di riscatto e inclusione.
A dare il via alla serata è stata la rivista Vita, con la presentazione del nuovo numero intitolato “Adolescenti, quello che non vediamo”, interamente dedicato al tema dell’invisibilità giovanile e alle barriere che impediscono una piena affermazione personale. Un focus che ha fatto da preludio al messaggio più ampio dell’evento: dare spazio, voce e dignità a chi rischia di restare ai margini, umani e animali. A seguire, il pubblico ha potuto visitare la mostra fotografica di Thom Réver, ammirare i cappotti ideati da giovani designer e assistere alla proiezione del video Animal Being, accompagnato dalla presentazione dell’omonimo catalogo edito da Alòs Edizioni.
“Animal Being è un progetto che parla di emancipazione personale e collettiva, mettendo al centro il legame tra giovani e animali, tra creatività e responsabilità sociale”, ha spiegato Federica Faiella, presidente della Fondazione Cave Canem. Un pensiero condiviso anche dalla consigliera regionale Roberta Gaeta, referente per la tutela degli animali, che ha evidenziato come iniziative del genere rappresentino “una strada concreta per costruire una società più consapevole, empatica e inclusiva”. IN ALTO IL VIDEO