Mentre la politica nazionale si interroga sulle strategie per contrastare il calo demografico, Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, torna ad agitare il dibattito con una proposta destinata a far discutere. In un intervento che ricalca la linea identitaria del movimento da lui fondato, Fiore attacca il governo Meloni e rilancia l’idea di un rientro massiccio di italiani emigrati all’estero, in particolare dal Sudamerica.
“Il ministro Giorgetti pronostica quasi 4 milioni di italiani in meno nel Sud entro il 2050”, afferma Fiore, citando le previsioni del titolare del Mef. E prosegue con un’accusa diretta all’attuale esecutivo: “La soluzione del governo Meloni è raddoppiare il numero di immigrati regolari, che già oggi sono a 200mila persone l’anno”. Il leader di Forza Nuova non risparmia critiche neanche al centrosinistra, ricordando il tentativo – a suo dire fallito – del progetto We Are the People, promosso in passato in Basilicata durante la giunta Pittella: “Avevano organizzato di far entrare 250mila immigrati dall’Africa, ma grazie anche a noi non poterono farlo”.
L’alternativa proposta da Fiore è radicale e coerente con la linea sovranista del suo movimento: “L’unica soluzione la dà Forza Nuova: far tornare ogni anno 500mila italiani dal Sudamerica (solo in Venezuela 2 milioni di italiani vogliono tornare). E ancora: “Bisogna dare loro sussidi e detassazione per 5 anni, lo stesso privilegio di cui godono gli extracomunitari”. Una proposta che, secondo il fondatore del movimento neofascista, sarebbe malvista anche dagli alleati del governo: “Una proposta avversata dal centrodestra che si sta opponendo al ritorno degli italiani preferendo gli africani”.Fiore conclude con un appello che richiama i toni del nazionalismo più marcato: “È il momento in cui l’Italia ha bisogno che il suo Popolo torni”.