Sant’Arpino, scontro in aula sul cimitero: “Pagano le famiglie, senza tutele e trasparenza”

di Redazione

Sant’Arpino (Caserta) – È servita una diffida al prefetto per ottenere il Consiglio comunale aperto sullo stato del cimitero di Sant’Arpino. Dopo oltre tre mesi di richieste cadute nel vuoto, l’opposizione è riuscita a ottenere la convocazione dell’Assise con un acceso dibattito su loculi e cappelle da realizzare. Al cuore della discussione, la scelta della maggioranza di procedere con un piano di autofinanziamento diretto per la costruzione dei nuovi loculi: secondo tale schema, le famiglie dovrebbero versare tra i 2mila e i 3mila euro per posti ancora inesistenti, in assenza di certezze su tempi e modalità di realizzazione.

I consiglieri di opposizione Lettera, Pezone, Cammisa, Boerio, Della Rossa e Pezzella si sono detti nettamente contrari a questa impostazione. «No all’autofinanziamento sulle spalle delle famiglie, sì al project financing trasparente e senza anticipi», hanno dichiarato con una voce unica. Il nodo critico, secondo l’opposizione, risiede nella mancanza di un cronoprogramma preciso, nella totale assenza di garanzie e in un’impostazione che, a loro dire, scarica interamente il peso economico sulle famiglie senza offrire trasparenza né certezze.

Nel mirino dei consiglieri è finita anche la posizione della vicesindaca Belardo, titolare della delega al Cimitero. «La vicesindaca ha confermato pubblicamente che la scelta politica della maggioranza è far pagare direttamente i cittadini, dichiarando di non essere favorevole a modelli alternativi», affermano. Una scelta, sottolineano, che appare “ideologica”, priva di motivazioni tecniche e di un reale confronto in aula.

L’alternativa proposta dalle minoranze è quella del project financing, un modello già applicato in diversi comuni italiani, anche vicini, che permette la realizzazione di opere pubbliche senza anticipi da parte dei cittadini, affidandone la costruzione e la gestione a soggetti privati attraverso una gara pubblica. «Una scelta equa, moderna, che tutela i cittadini e assicura al Comune un’opera realizzata in tempi certi, a costo zero per le casse pubbliche», ribadiscono i consiglieri.

A detta dell’opposizione, nessuna delle motivazioni portate dall’amministrazione ha spiegato nel merito perché l’autofinanziamento sarebbe preferibile. «Non ha fornito alcuna spiegazione concreta in termini di vantaggi economici, di tempistiche o di garanzie migliori per le famiglie, limitandosi a giustificare la sua posizione con un ‘è una scelta politica’», affermano con tono critico. «Siamo consapevoli che l’edilizia cimiteriale richieda soluzioni concrete e rapide – concludono – ma non possiamo accettare che a pagare siano ancora una volta i cittadini, senza tutele e senza trasparenza. Noi siamo dalla parte delle famiglie. Sant’Arpino merita di più».

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