Un anniversario di rara intensità spirituale e culturale, che affonda le sue radici nella storia della cristianità e si proietta con sorprendente attualità nel presente. Sabato 14 giugno , alle ore 19.30, l’Abbazia di San Lorenzo Fuori le Mura di Aversa ospiterà la rappresentazione sacra “Il Martirio di Lorenzo”, a cura dell’Ente Culturale San Lorenzo Martire – Nicola Vigliotti di San Lorenzello (Benevento), in occasione del 1800° anniversario della nascita di San Lorenzo Martire, figura centrale nel culto cristiano.
L’evento, che si svolgerà nella suggestiva cornice della Basilica longobarda – riportata a nuova vita trent’anni fa dopo un secolo di chiusura – offrirà al pubblico un intenso percorso teatrale in cinque atti: dall’arrivo di Lorenzo a Roma all’incontro con Papa Sisto II, dalla sua missione caritatevole a favore dei poveri, all’arresto, fino alla celebre beffa dell’imperatore e al crudele martirio sulla graticola.
Il dramma sacro, strumento antico e potente di comunicazione e riflessione collettiva, si fa qui veicolo di un messaggio ancora vivo. La vicenda di San Lorenzo, infatti, non è solo una pagina di agiografia, ma un richiamo forte ai valori dell’essenzialità, della solidarietà e della giustizia, in un tempo – come il nostro – affamato di umanità autentica. «Lorenzo e tanti altri martiri della Chiesa sono figure di tale portata, capaci di saper scegliere l’essenziale, di proporre ciò che veramente conta per la trasformazione umanizzante della vita, che la nostra realtà sociale deve ritrovare per potersene veramente avvalere», si legge nella presentazione dell’Ente promotore.
Nato nel 225 d.C. nella città romana di Osca – oggi Huesca, ai piedi dei Pirenei spagnoli – Lorenzo divenne arcidiacono della Chiesa di Roma, stimato e amato da Papa Sisto II. Subì il martirio il 10 agosto del 258, sotto l’imperatore Valeriano. Da allora, il suo culto si è diffuso ovunque: molteplici sono le chiese a lui dedicate, a cominciare da quelle di Roma, fino alle migliaia sparse nel mondo.
Tra queste, spicca proprio la Basilica di San Lorenzo ad Septimum, fondata dai Benedettini lungo la via Campana in epoca longobarda e arricchita poi dai Normanni. Oggi l’Abbazia aversana, cuore pulsante di memoria e devozione, ospita anche un monumentale organo a canne, installato grazie alla cura del parroco monsignor Ernesto Rascato.