Aversa, Bisceglia: “Città ostaggio di divisioni e giochi di potere”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Il Consiglio comunale del 30 maggio ha lasciato dietro di sé un lungo strascico di polemiche e tensioni. A infiammare il dibattito politico nelle ultime ore è l’intervento di Augusto Bisceglia, esponente della Lega, che affonda duramente contro la maggioranza guidata dal sindaco Francesco Matacena, definendola “paralizzata” e “logorata”.

«Lo spettacolo andato in scena nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stato desolante. Una maggioranza divisa e paralizzata. A farne le spese? Gli aversani», ha dichiarato Bisceglia, precisando di aver atteso un po’ prima di commentare per rispetto dei cittadini e della politica “che non si fa a caldo, tra urla e applausi, ma con responsabilità e lucidità”.

Al centro della critica, la sospensione della delibera sul Palazzetto dello Sport in via De Nicola. Un provvedimento, firmato da due assessori (De Cristofaro e Sagliocco, ndr.) e corredato da tutti i pareri favorevoli, che è stato rinviato, su richiesta della stessa maggioranza, per “ulteriori approfondimenti”. Ma per Bisceglia, dietro questa scelta si nascondono solo «veti incrociati e giochi di potere», che penalizzano la cittadinanza e in particolare «gli operatori della fiera settimanale, ancora ignari del proprio destino».

Bisceglia ha inoltre puntato il dito contro la gestione dei debiti fuori bilancio, parlando di «violazioni dei principi fondamentali della contabilità pubblica» e di un sistema che «ignora l’ordine cronologico e qualsiasi criterio oggettivo, agendo con discrezionalità e improvvisazione». Un modus operandi che, secondo Bisceglia, rischia di generare un danno erariale a causa degli interessi maturati dai creditori in attesa. Non sono mancate accuse anche sul fronte della sicurezza urbana. «Quanto alla sicurezza di Piazza Vittorio Emanuele III, si continuano a pronunciare parole, ma non si vedono atti. Nessuna programmazione, nessun intervento concreto. La città è lasciata in balìa di degrado e disordine», ha attaccato il consigliere.

Nel mirino anche le condizioni igienico-sanitarie degli uffici comunali, in particolare Anagrafe e Stato Civile, e le “dichiarazioni contraddittorie tra assessori e sindaco” emerse in aula, che Bisceglia interpreta come segno di «una amministrazione che non riesce neanche a parlarsi, figuriamoci a governare». Infine, il leghista ha liquidato come “farsa” l’annuncio verbale dell’azzeramento delle deleghe: «Tutti gli assessori erano in aula, a rispondere regolarmente sulle proprie competenze, come se nulla fosse».

Bisceglia non risparmia nemmeno il primo cittadino: «Con sorriso apprendo le dichiarazioni di Matacena, il quale ha detto “ho deciso di cambiare per gli obiettivi non raggiunti da alcuni assessori… ora decido io”. Da aversano spero vivamente che a queste parole conseguano fatti, e credo che ad oggi non solo alcuni ma tutti i suoi assessori abbiano fallito miseramente nel loro mandato».

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