Ucraina, Putin propone i negoziati, Zelensky: “Lo aspetto in Turchia con un cessate il fuoco”

di Redazione

Le bombe sono tornate a cadere sull’Ucraina allo scadere delle 72 ore di tregua proclamate da Mosca per commemorare gli 80 anni dalla vittoria sulla Germania nazista. Il silenzio delle armi, seppur breve, ha aperto una finestra diplomatica: Vladimir Putin ha proposto di riprendere i negoziati diretti con Kiev il prossimo 15 maggio a Istanbul, ipotizzando un possibile cessate il fuoco esteso.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto l’invito, rilanciando pubblicamente: “Aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente. Ma serve un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da lunedì. Non ha senso prolungare le uccisioni”.

L’Unione europea si è detta favorevole a una tregua immediata. La portavoce per gli Affari esteri della Commissione Ue, Anitta Hipper, ha dichiarato: “Un cessate il fuoco è urgentemente necessario per aprire la strada ai colloqui di pace. Sosteniamo la proposta di una tregua incondizionata di 30 giorni. Zelensky ha già accettato senza precondizioni. Ora tocca alla Russia rispondere con la stessa chiarezza”.

Ma tra i leader occidentali prevale la cautela. Il presidente francese Emmanuel Macron, di ritorno da una visita in Ucraina, ha definito l’iniziativa russa “un primo passo, ma non sufficiente”, accusando Putin di “voler solo guadagnare tempo”. Ancora più diretto il cancelliere tedesco Friedrich Merz: “Se Mosca vuole davvero negoziare, deve dimostrarlo con un cessate il fuoco immediato. Prima devono tacere le armi, poi si può parlare di pace”.

Sulla piattaforma Truth Social, Donald Trump ha sollecitato Kiev ad accettare l’invito ai negoziati: “L’Ucraina dovrebbe andare in Turchia per capire se un accordo è possibile. Se non lo è, almeno sarà tutto chiaro e si potrà agire di conseguenza. Inizio a dubitare che Zelensky voglia davvero firmare un accordo con Putin, che sembra più interessato a celebrare la Seconda Guerra Mondiale che a fermare questa”. Poco dopo, ha aggiunto: “Potenzialmente un giorno grandioso per Russia e Ucraina! Continuerò a lavorare con entrambe le parti per fermare questo bagno di sangue”.

Sulla stessa linea, l’inviato speciale di Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg, ha sottolineato la necessità di “un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, prima ancora di avviare qualsiasi discussione sul futuro del conflitto”.

Nel frattempo, da Ankara, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con Putin, offrendosi di ospitare nuovamente i negoziati tra Russia e Ucraina. “I colloqui possono riprendere da Istanbul, dove si erano interrotti nel 2022 – ha detto Erdogan –. La Turchia è pronta a fare la sua parte per facilitare una soluzione permanente”.

Dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov ha confermato la serietà della proposta: “La disponibilità del presidente Putin dimostra la reale intenzione di trovare una soluzione pacifica. Una pace duratura può essere raggiunta solo attraverso negoziati seri”.

Zelensky ha ribadito la posizione ucraina anche sui social: “È un segnale positivo che i russi inizino finalmente a considerare la fine della guerra. Il mondo lo attende da tempo. E il primo passo per porre fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco”.

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