Una folla immensa e commossa ha accolto con un’ovazione l’affaccio di Papa Leone XIV dalla Loggia delle Benedizioni, in occasione del suo primo Regina Coeli. Oltre centomila fedeli si sono radunati in Piazza San Pietro per assistere a questo storico momento, scandito dalle prime parole pronunciate dal Pontefice: “Cari fratelli e sorelle, buona domenica!”.
Nel giorno della Domenica del Buon Pastore, che coincide anche con la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, il nuovo Vescovo di Roma ha esordito sottolineando il valore simbolico di questa coincidenza: “Considero un dono di Dio il fatto che la mia prima domenica come Papa sia proprio questa – ha affermato –. Il Vangelo di Giovanni ci presenta Gesù come il Pastore autentico, che conosce, ama e dona la vita per le sue pecore”.
Il pensiero del Pontefice si è poi rivolto con forza al tema della pace. Dal cuore del mondo cattolico, Leone XIV ha lanciato un appello diretto e appassionato ai leader globali: “Mi rivolgo ai potenti della Terra: mai più la guerra”. Un’esortazione che ha fatto eco alle parole pronunciate ottant’anni fa, l’8 maggio 1945, quando si concluse il secondo conflitto mondiale dopo aver mietuto oltre 60 milioni di vite. “Nel contesto di quella che Papa Francesco definiva una ‘terza guerra mondiale a pezzi’, sento di dover rinnovare con forza questo grido”.
La sofferenza dell’Ucraina ha trovato ampio spazio nelle parole del Santo Padre: “Porto nel cuore le ferite dell’amato popolo ucraino. Si operi senza tregua per costruire una pace vera, giusta e duratura. Tutti i prigionieri siano liberati e i bambini possano ritrovare l’abbraccio delle loro famiglie”. Lo sguardo si è poi spostato sulla drammatica situazione nella Striscia di Gaza. “Sono profondamente addolorato per ciò che accade a Gaza. Si fermi il fuoco immediatamente, si presti soccorso alla popolazione civile esausta e siano liberati tutti gli ostaggi”. Nel suo primo intervento pubblico domenicale, Leone XIV ha mostrato attenzione anche agli equilibri internazionali in Asia, esprimendo soddisfazione per il cessate il fuoco annunciato tra India e Pakistan: “Accolgo con favore questa tregua e auspico che i prossimi colloqui portino a un’intesa stabile e duratura”.
Ampio rilievo è stato dato alla vocazione, in occasione della sessantaduesima Giornata mondiale di preghiera. Il Pontefice ha rivolto un messaggio forte e fiducioso ai giovani: “Non abbiate paura. Accogliete con coraggio l’invito della Chiesa e di Cristo. Le comunità siano luoghi di ascolto, accoglienza, accompagnamento. Abbiamo bisogno di esempi credibili di dedizione al prossimo e a Dio”.
Non sono mancate citazioni illustri. Tre i Pontefici ricordati da Leone XIV: Giovanni Paolo II, Paolo VI e Francesco. Di San Giovanni Paolo II ha richiamato il celebre “Non abbiate paura”, lo stesso pronunciato nel 1978 all’inizio del pontificato, e l’appello “Mai più la guerra”, lanciato nel 2003 contro il conflitto in Iraq. Espressione che fu già di Paolo VI, nel celebre discorso alle Nazioni Unite del 4 ottobre 1965, giorno di San Francesco. Di Papa Francesco, Leone XIV ha ripreso l’immagine potente della “terza guerra mondiale a pezzi”.
Il prossimo appuntamento solenne con il nuovo Pontefice sarà il 18 maggio, giorno della Messa di inizio pontificato, in una data densa di significato: è il giorno di nascita di San Giovanni Paolo II, a cui Leone XIV ha già mostrato di voler rendere omaggio non solo con le parole, ma anche con la memoria.