Aveva spento le candeline solo il giorno prima, Stefano Alborino, 47 anni, di Orta di Atella (Caserta), quando il suo destino è stato segnato da una caduta nel vuoto. È precipitato da un ponteggio alto circa dieci metri, mentre lavorava a una ristrutturazione edilizia a Frattamaggiore (Napoli), in via Padre Mario Vergara, al civico 183, in un cantiere interno a una corte privata. Per lui, sposato e padre di due figli, non c’è stato nulla da fare: è morto poco dopo il ricovero d’urgenza in ospedale.
La Procura di Napoli Nord, guidata dal procuratore Annamaria Lucchetta, ha aperto un’inchiesta per accertare responsabilità e dinamiche dell’accaduto. Due avvisi di garanzia sono stati notificati al titolare della ditta per la quale lavorava Alborino e al tecnico incaricato della sicurezza sul cantiere, residente a Sant’Antimo. Entrambi sono ora formalmente indagati per presunte violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro.
Le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Caivano e della stazione di Frattamaggiore, avrebbero rivelato gravi irregolarità nella predisposizione dell’impalcatura. Dai primi accertamenti è emerso che solo una sezione del ponteggio risultava installata correttamente fino all’ultimo piano. L’altra parte, invece, aveva pedane posizionate solo fino al quinto livello, una delle quali, secondo le prime risultanze, sarebbe risultata instabile e mal fissata. Proprio il cedimento di quella struttura, mentre l’operaio intonacava la facciata di un edificio a quattro piani, potrebbe aver provocato la caduta fatale.
Un dettaglio agghiacciante emerso, sempre secondo i primi accertamenti, è che Alborino, al momento dell’incidente, non risultava regolarmente assunto: prestava servizio “in nero”, senza alcun contratto. Un aspetto che aggrava il quadro delle responsabilità e che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, sono intervenuti anche i tecnici dell’Asl, che hanno effettuato i rilievi necessari a documentare lo stato del cantiere. Nei prossimi giorni, la Procura esaminerà i risultati delle perizie tecniche e dell’autopsia, disposta per chiarire con esattezza le cause del decesso.
La tragedia di Frattamaggiore si aggiunge a un bilancio già drammatico: sono 12, dall’inizio del 2025, le vittime sul lavoro in Campania. E la morte di Alborino scuote ancora una volta le coscienze, sollevando interrogativi su sicurezza, legalità e tutela dei lavoratori nei cantieri. A Orta di Atella, la sua comunità d’origine, la notizia ha lasciato sgomento e dolore. Un uomo, un marito, un padre, che ha perso la vita mentre cercava di guadagnarsi da vivere.