Sicurezza nei cantieri, il Sud registra un +11,6% di infortuni: ad Aversa un corso per contrastare emergenza

di Redazione

Il settore delle costruzioni continua a essere uno dei più colpiti dagli infortuni sul lavoro. E, ancora una volta, il Mezzogiorno si conferma fanalino di coda: secondo i dati Inail, nel 2024 si è registrato un incremento dell’11,6% di incidenti gravi e mortali rispetto all’anno precedente. Un dato che, nonostante l’inasprimento delle sanzioni e le misure normative adottate, evidenzia l’insufficienza di un approccio basato esclusivamente sul controllo repressivo.

In questo scenario, la prevenzione diventa un imperativo. Non solo norme e sanzioni, dunque, ma anche interventi che sappiano valorizzare la formazione, il confronto e l’inclusione delle piccole realtà imprenditoriali, troppo spesso escluse dai processi di miglioramento della sicurezza. È proprio su questa linea che si inserisce l’iniziativa promossa dall’Asl Caserta, con il sostegno della direzione strategica dell’Azienda – dottor Amedeo Blasotti, dottor Saverio Misso, dottor Giuseppe Tarantino – e del Dipartimento di Prevenzione, guidato dal dottor Giancarlo Ricciardelli. Direttore scientifico del progetto è la dottoressa Ida Affinito.

Il corso, in programma il 22 maggio nella sede di Aversa, in via Santa Lucia, rientra nell’ambito dell’Agenda Regionale del Piano di Prevenzione e punta a due obiettivi principali: da un lato, aggiornare le competenze degli operatori di vigilanza, chiamati a confrontarsi con normative in costante evoluzione e con nuove tecnologie; dall’altro, creare un “ponte” verso le imprese meno sensibilizzate, tramite uno sportello dedicato all’edilizia, che possa funzionare da presidio informativo sul territorio. Il cuore dell’attività è la Linea PP07, uno dei Piani Mirati di Prevenzione, dedicata specificamente al comparto edile. Uno strumento operativo che consente interventi mirati e personalizzati in base al numero di addetti, al tipo di rischio e alle procedure utilizzate nei cantieri.

Il programma formativo si articola in due moduli. Il primo, di taglio tecnico, affronta diversi aspetti chiave della sicurezza in edilizia. A cominciare dall’analisi dei dati e dal ruolo dell’Inail nella prevenzione, con l’intervento del dottor A. Lauro, fino alle problematiche legate alle cadute dall’alto, ai dispositivi di protezione (collettiva e individuale), al Pimus (Piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio) e agli adempimenti connessi. Su questi temi interverranno, tra gli altri, il dottor E. Moscaritolo (Tpall Spsal/Uopll2 Asl Caserta), l’architetto E. Santagata, l’ingegner A. Maddaloni e l’ingegner Michela Suppa, quest’ultima anche in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri di Caserta e in qualità di RSPP.

Il secondo modulo è dedicato invece alla medicina del lavoro, e in particolare all’idoneità alla mansione. Un aspetto troppo spesso sottovalutato ma fondamentale quando si parla di lavori in quota. La dottoressa Orabona, dirigente medico del lavoro (Siml/Uopll1), affronterà il tema dei dismetabolismi e delle patologie cardiovascolari come potenziali controindicazioni. Il dottor Gennaro Bilancio, direttore del Psalml Asl Napoli 2 Nord, analizzerà invece le patologie degli organi di senso, che possono compromettere l’esecuzione in sicurezza di mansioni in altezza. A chiudere i lavori sarà l’ingegner Danilo Giovanni Maria De Filippo, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, esperto del settore dell’edilizia acrobatica, ambito particolarmente esposto ai rischi e bisognoso di competenze altamente specializzate.

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