Aversa, altri due furti in pieno giorno nell’ex Giudice di Pace: è polemica

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – La Regia Pretura, già sede del Giudice di Pace, alla mercè di chiunque voglia impadronirsi di quanto vi è dentro, mettendo a repentaglio anche una magnifica stanza affrescata; Palazzo Rebursa appena ristrutturato e già vandalizzato a ripetizione nonostante sia nel centro di Aversa, letteralmente a pochi passi dalla casa comunale. Il patrimonio cittadino, fatto soprattutto di edifici storici, è a rischio continuo di malintenzionati, non solo ladri, soprattutto di materiale elettrico, ma anche di vandali che hanno il solo gusto di distruggere. Questi i due immobili maggiormente presi di mira, ma non si può dimenticare la ex chiesa dello Spirito Santo da dove fu asportato un pavimento maiolicato del Settecento. – continua sotto –

Nell’ex sede del Giudice di Pace di piazza Plebiscito, dopo il furto dello scorso mese di settembre, a ridosso dell’Epifania ci sono state due incursioni, addirittura in pieno giorno, senza alcun timore di essere scoperti. Ignoti, anche stavolta, avrebbero portato via cavi in rame e tubature. A far scoppiare le polemiche le modalità di chiusura dell’immobile: un piccolo pezzetto di legno e quattro chiodi (guarda foto di Paolo di Grazia, tratta da Facebook, ndr.) a difesa di un immobile storico che al suo interno ha un magnifico salone affrescato. Del resto, altri immobili di proprietà comunali continuano ancora ad attendere gli impianti di antifurto che erano stati preannunciati dopo i furti di cui erano stati oggetto.

«L’incapacità ad amministrare la città in ogni suo settore – ha dichiarato dall’apposizione l’esponente di Fratelli d’Italia Alfonso Oliva – è sempre più palpabile. Aversa è alla deriva. L’amministrazione Golia non riesce nemmeno a tutelare i propri beni, per non parlare del loro utilizzo. Un’incapacità che si traduce in una corsa alle cessioni. Cediamo suoli all’università, immobili al ministero della Giustizia e così via solo perché non si riesce a trovare una destinazione adeguata. Basti pensare a Palazzo Rebursa, la cui ristrutturazione è terminata da tempo e si rischia di vederlo nuovamente inutilizzabile a causa dei continui atti vandalici o l’ex chiesa dello Spirito Santo che attende di diventare sede di una Fondazione, quella intitolata a Domenico Cimarosa, che ancora non c’è. E poi si lamentano quando li apostrofo come dilettanti allo sbaraglio».

Sulla situazione di quella che era stata la Regia Pretura interviene anche Gennaro Mariniello di “Campania Plus” che evidenzia come sarebbe stato più giusto destinare quell’edificio a sedi di associazioni, così com’era stato chiesto perché sarebbe stato anche un modo per tutelarlo. – continua sotto –

A tutti risponde il numero due dell’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia, il vicesindaco con delega al Patrimonio, Marco Villano. «Questa amministrazione – ha dichiarato Villano – sta mettendo in atto una vera opera di valorizzazione del nostro patrimonio, come solo l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Lello Ferrara è riuscita a fare negli anni Novanta». «Per quanto riguarda l’immobile già sede degli uffici del Giudice di Pace c’è un progetto esecutivo che andrà a breve a gara. Per quanto riguarda il vicino Palazzo Orineti, conosciuto quale ex Pime, abbiamo mandato in gara un lavoro per 120mila euro per restaurare l’affresco “La fucina di Vulcano”; abbiamo un progetto esecutivo per la ex Casa del Fascio di via Roma e in cabina di regia abbiamo avuto l’ok per finanziare il lavoro per una somma di circa 2 milioni di euro».

Per la cronaca, la ex sede del Giudice di Pace, situata in pieno centro storico, nella splendida cornice di piazza Plebiscito, dove si affaccia anche il monumentale complesso dell’ex convento di San Domenico, con il convento che è stato anche sede del Palazzo di Città, è stata destinata al ministero di Giustizia che lo utilizzerà per uffici a corredo del vicino Tribunale di Napoli Nord, così come l’ex Casa dello Studente di via Filippo Saporito.

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