Comunicazioni e Sport, a Napoli il congresso della Slc Cgil

di Redazione

Rilanciando la lotta al precariato nel mondo delle telecomunicazioni, la Slc Cgil di Napoli e della Campania, riunitasi il 10 gennaio all’Ippodromo di Agnano per dare il via a una due giorni di congresso. La federazione della Cgil, guidata da Gianluca Daniele, che rappresenta i lavoratori delle poste, delle telecomunicazioni, delle industrie grafiche e cartotecniche, gli artisti della produzione culturale e i lavoratori dello sport, è chiamata, dopo quattro anni, a rinnovare i propri organismi. – continua sotto –

Presente il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha commentato: “La rappresentanza sindacale che sia in grado di contemperare quelle che sono le esigenze dei lavoratori con i bisogni dei cittadini in una visione moderna in questa fase di cambiamento è fondamentale. Oggi abbiamo una grande trasformazione del mondo del lavoro, del rapporto tra lavoro e società, che richiede contrattazione, regole, stabilità, possibilità di dare certezze ai lavoratori, in una logica anche diciamo di cambiamento che sia in grado di rispondere alle esigenze di una società che si sta trasformando profondamente”.

La prima giornata del congresso si è concentrata soprattutto sulle problematiche che attanagliano i lavoratori dei call center e più in generale di tutto il pianeta telecomunicazioni. Fari puntati sul precariato in un settore che potrebbe, invece, essere strategico per il rilancio dell’occupazione nel Mezzogiorno.

A indicare la strada il segretario della Slc Cgil di Napoli, Gianluca Daniele: “Il mondo delle telecomunicazioni qui a Napoli, nell’area metropolitana, in Campania può rappresentare un importante volano per lo sviluppo e l’occupazione. Speriamo, anche attraverso il confronto con le istituzioni, con il sindaco e con le aziende, di favorire un percorso che porti, così come è avvenuto, ad esempio, per i lavoratori di Inps Servizi, alla stabilizzazione. Il vero obiettivo del sindacato deve essere quello di creare le condizioni per il lavoro stabile, per una maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, sia dal punto di vista del infortunistica ma anche dal punto di vista dei diritti, che su questo versante possono veramente rappresentare un importante traguardo”. IN ALTO IL VIDEO

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