Casavatore, professore rimprovera studenti in classe e viene pestato a sangue sotto casa

di Redazione

Casavatore (Napoli) – Ancora violenza contro un docente. E’ accaduto a Casavatore, in provincia di Napoli, dove il professor Enrico Morabito è stato aggredito da cinque persone all’ingresso della sua abitazione. Ferito e sanguinante, ha allertato i carabinieri, per poi essere medicato all’ospedale di Frattamaggiore e dimesso con una prognosi di sette giorni. – continua sotto – 

Ad agire sono stati degli uomini tra i 40 e 50 anni che hanno deciso di “punire” il professore per essersi “permesso” di aver sgridato degli alunni che disturbavano una sua lezione in una classe prima media di un istituto comprensivo della città dell’area nord di Napoli dove stava effettuando una breve supplenza.

A raccontare quando accaduto è stato lo stesso docente, che è anche un regista. “Da anni – scrive sui social – ho cercato di lavorare nel settore spettacolo ma visto il poco lavoro degli ultimi tempi ho deciso di sfruttare la mia laurea e fare qualche supplenza su Napoli e provincia. Ed ho insegnato in varie scuole per brevi supplenze, ricevendo elogi da docenti, presidi e alunni per il lavoro svolto”.

Negli ultimi quattro giorni Morabito ha svolto una supplenza breve (che scadeva ieri, ndr.) nella scuola media della sua zona. “Pensavo di essere stato fortunato. Ma non è stato così”, dice il prof, spiegando: “Stamane ho richiamato un’intera classe, una prima media, all’ordine, dal momento che facevano chiasso disturbando di continuo la lezione. Oggi pomeriggio (ieri, 17 febbraio, per chi legge, ndr.), alle ore 16, mi hanno citofonato dei tizi dichiarandosi come miei amici. Conoscevano il codice del mio citofono e persino il mio nome. Scendo. Mi chiedono se io insegnassi alla ‘De Curtis’. Dico loro che ho svolto solo un breve supplenza, non sono docente di ruolo e ho chiesto loro chi fossero. Erano in 5. Età fra 40 e.50 anni. Pieno pomeriggio. Viso scoperto. Non mi hanno dato tempo di fare altre domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente”. – continua sotto – 

“Sul portone del palazzo – continua Morabito – ancora si vedono macchie del mio sangue. Ho chiamato i carabinieri e fatto denuncia. Da loro è stata chiamata un’ambulanza che mi ha portato in ospedale. Per fortuna nulla di estremamente grave. Qualche cura da fare e 7 giorni di riposo. Tanta paura per me e soprattutto per mia mamma. E per fortuna che non erano armati: avrebbero potuto fare di peggio”. Nel descrivere il riprovevole episodio, conclude dichiarandosi “schifato”: “Ho sempre pensato – dice – che la rovina dei figli sono proprio i genitori…ed è così. Ne resto deluso e schifato”. Poi l’auspicio: “Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto”.

A novembre docente aggredito a Villaricca – Sempre nell’area nord di Napoli, a Villaricca, lo scorso novembre, un professore di 51 anni, anch’egli supplente, fu brutalmente aggredito all’esterno di un istituto comprensivo. In poco tempo furono identificati i responsabili: due ragazzi, di 19 e 20 anni, uno dei quali è fratello di un 13enne che frequentava la terza media. Proprio quest’ultimo era stato rimproverato dal professore nei giorni precedenti. Da lì la “spedizione punitiva” nei confronti del docente, residente a Napoli, che riportava lesioni giudicate guaribili in venti giorni.

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