Trentola Ducenta, allarme sicurezza. Apicella: “Chieste al Prefetto più forze dell’ordine”

di Carla Caputo

Trentola Ducenta (Caserta) – Allarme sicurezza in città. Dopo l’assalto di venerdì mattina ad un portavalori davanti all’ufficio di Poste Italiane, in via Circumvallazione, quando si sono registrati una sparatoria e il ferimento di una guardia giurata, e con un commando armato riuscito a portare via circa 80mila euro (leggi qui), si sente ancora più stringente il bisogno di maggiore sicurezza e controllo del territorio. Una priorità assoluta, soprattutto in vista della zona rossa che partirà lunedì 8 marzo. Quale iter, in questo senso, seguirà l’amministrazione comunale di Trentola Ducenta? Lo abbiamo chiesto al sindaco Michele Apicella. – continua sotto – 

Sindaco, alla luce della rapina di venerdì, quali sono le sue intenzioni future per garantire più sicurezza del territorio? «Le mie intenzioni non sono future ma attuali, anzi pregresse rispetto all’episodio verificatosi ai danni delle Poste. Gli interventi da mettere in campo sono noti, fanno in gran parte capo alle amministrazioni locali e non sono mai variati significativamente negli ultimi decenni. Si tratta di interventi di prevenzione situazionale, come il rafforzamento dell’illuminazione pubblica, l’implementazione della videosorveglianza, l’intensificazione del controllo del territorio da parte della Polizia locale, ma anche di interventi di prevenzione comunitaria, quali l’animazione e manutenzione dello spazio pubblico, la vitalità dello spazio pubblico, la sorveglianza di vicinato, e, infine, di interventi di prevenzione sociale e mediazione, che talvolta richiedono, specie nei casi più incancreniti, la collaborazione delle forze dell’ordine, il che richiederebbe una programmazione comune degli interventi e una collaborazione strutturata». – continua sotto – 

Secondo Lei, come bisogna combattere con maggiore incisività la criminalità del territorio? «Con una celere repressione degli atti delinquenziali attraverso la cattura e l’inflizione di una severa pena a carico dei responsabili degli eventi delittuosi. Questa è la risposta più immediata e che, sicuramente, fa maggiore presa e raccoglie ampio consenso nell’opinione pubblica. Tuttavia, pur ritenendo che uno Stato che riesce ad assicurare, in tempi rapidi, alla giustizia gli autori di crimini come quello dalla rapina alle Poste sia uno Stato efficiente, sono convinto che nelle città è cambiata la portata del problema della sicurezza: non più solo prevenzione e repressione dei reati, ma soprattutto promozione e garanzia di migliori condizioni di vivibilità. Un obiettivo che si può raggiungere attraverso l’integrazione delle politiche per la sicurezza con altre interventi quali la pianificazione urbanistica, la salvaguardia del territorio, l’attivazione di politiche di sviluppo e crescita economica, l’aumento dell’offerta di lavoro, l’educazione alla legalità». – continua sotto – 

E’ recentissima la notizia dell’incremento di un’unità nel corpo di Polizia Locale. Quali sono i luoghi in cui ci sarà un maggior controllo? «Il problema della sicurezza ha da sempre caratterizzato le comunità locali e le realtà cittadine. Nella storia meno recente l’insicurezza era fuori dalle città: oltre le mura cittadine si aprivano spazi e territori insicuri, in balia del crimine e sottratti al controllo dei poteri pubblici. Nella città moderna l’insicurezza si è trasferita nel tessuto urbano: è nella città che si verificano prevalentemente gli episodi criminali e si è esposti maggiormente a rischi e pericoli. L’attività ordinaria della Polizia locale, dando ordine alle attività cittadine, contribuisce a migliorare le condizioni di sicurezza nelle città. Per questo una politica di qualificazione della Polizia locale è anch’essa, almeno in parte, una politica di miglioramento della sicurezza urbana. Il recente incremento, anche se di una sola unità, del numero di agenti locali, è la prova tangibile dell’attenzione dell’amministrazione comunale verso il comparto della vigilanza e del controllo territoriale. Non ci sono luoghi privilegiati ma sicuramente aree della città che, per recidivanti e ricorrenti episodi, necessitano di maggiore attenzione e presenza. Questi luoghi sono già noti non solo alla Polizia locale, ma anche alle forze dell’ordine con le quali collaboriamo costantemente e di cui abbiamo chiesto una maggiore presenza in città al Prefetto di Caserta». – continua sotto – 

Proprio nei dintorni delle Poste si verificano spesso “soste selvagge” anche pericolose. Come limitare questo fenomeno? «Il fenomeno della “sosta selvaggia” è un problema comune a molte realtà cittadine ed è legato all’inciviltà ed allo scarso senso civico di pochi che si riverbera con propagazioni negative sulla maggioranza dei cittadini. Tale fenomeno è abbastanza diffuso anche se si manifesta più frequentemente laddove insistono uffici pubblici che richiamano una vasta utenza. Via Circumvallazione, dove sono ubicate le Poste, è uno di questi luoghi. Abbiamo già disposto una maggiore presenza della Polizia locale, chiamata ad elevare contravvenzioni e sanzioni per le violazioni del Codice della Strada, ma contestualmente sono allo studio soluzioni strutturali che possano impedire la sosta scriteriata lungo quest’arteria cittadina». – continua sotto – 

Come Lei ha ricordato, la città dispone di un personale di sicurezza pubblica esiguo. Come organizzerà le risorse di pertinenza in zona rossa? «Le modalità organizzative e l’impiego delle risorse umane, relativamente al Corpo della Polizia locale che è l’unico a dipendere direttamente dall’Ente comunale, sono assegnati al comandante che regola e dispone il servizio in base a quelli che sono gli indirizzi dell’Amministrazione comunale. Come abbiamo più volte esposto, l’esiguo numero degli agenti della Polizia locale crea notevoli difficoltà nel controllo capillare del territorio. L’essere in zona rossa richiederà un maggiore sforzo da parte della Polizia locale per evitare assembramenti ed altre situazioni che aumentano esponenzialmente il rischio della diffusione del virus. Fondamentale sarà la collaborazione di cittadini, genitori e giovani che dovranno, più che mai, dimostrare senso di responsabilità, maturità e rispetto delle regole, onde tutelare la propria salute e quella di tutta la comunità cittadina».

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