Droga, smantellata piazza di spaccio a Trento gestita da nigeriani: 16 arresti

di Redazione

Trento – Gli agenti della Squadra mobile di Trento, coordinati dal Servizio centrale operativo, in collaborazione con le Squadre mobili di Brescia, Verona e Vicenza, hanno eseguito 16 arresti ed altrettante perquisizioni a carico di immigrati nigeriani, ritenuti promotori ed associati ad un sodalizio criminale dedito al controllo dello spaccio di droga nel capoluogo trentino. – continua sotto – 

L’operazione “Underground” è iniziata nei primi mesi del 2019 e ad oggi ha portato all’arresto di numerose persone di nazionalità straniera, alcune delle quali residenti all’estero. Alcune di queste sono già state condannate in primo grado. A Verona è stata individuata la base, nello specifico in un negozio di prodotti etnici nigeriani, in zona via XX settembre, nei pressi dell’ateneo. Lì si prendevano le decisioni e si assegnavano i pusher alle singole zone di Trento. In una giornata ciascun pusher poteva arrivare a guadagnare 2.000-2.500 euro, soldi che versavano in una cassa comune che serviva per l’assistenza agli arrestati. – continua sotto – 

Al vertice dell’organizzazione, una donna nigeriana, Agho Isoken Tina, detta “Mamma T”, che, insieme al figlio e alla cognata, suoi sodali, secondo gli inquirenti gestiva il traffico. A Vicenza, invece, avveniva lo stoccaggio dello stupefacente. Secondo quanto emerso dalle indagini, si ritiene che vi fosse un reinvestimento di proventi derivanti dallo sfruttamento della prostituzione nel traffico di droga. I pusher, una decina quelli che si recavano nel capoluogo, non erano stanziali in Trentino: ogni mattina da Verona si recavano in treno a Trento. IN ALTO IL VIDEO 

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