Aversa, il 30 aprile Consiglio Comunale sul web. Golia: “Mio alleato è il popolo”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Primo Consiglio comunale ufficiale via web. Dopo le due prove fatte grazie ad altrettante comunicazioni del sindaco ai consiglieri comunali nelle scorse settimane, convocazione ufficiale da parte del presidente dell’assise cittadina, Carmine Palmiero, per il prossimo 30 aprile, in prima convocazione, e il 2 maggio in seconda. Una convocazione che, però, è stata necessariamente preceduta da un decreto dello stesso Palmiero con il quale sono state dettate le regole per rendere legittimo il consiglio comunale online.

All’ordine del giorno, in primo luogo, la surroga della consigliera Pd Elena Caterino, nominata assessore all’Ambiente, alla quale subentrerà Vincenzo Angelino Cesario. Attesa, poi, per le comunicazioni del sindaco Alfonso Golia che, in proposito, ha dichiarato: «Le mie comunicazioni riguarderanno la nomina dei tre nuovi assessori. Ovviamente non mi sottrarrò ad un ragionamento sulla situazione sempre restando nelle competenze del consiglio comunale». Per quanto riguarda il Consiglio via web, Golia precisa: «Stiamo cercando tecnicamente di rendere visibile a tutti quelli che lo vorranno i lavori dell’Assise visto che le adunanze sono pubbliche». Golia, poi, conclude: «L’unico alleato del sindaco è il popolo. Convergenza sui temi e non sulle poltrone».

Da registrare una presa di distanza netta da eventuali suoi passaggi in maggioranza da parte di Giovanni Innocenti, che ha dichiarato: «Io sono una persona perbene e soprattutto non campo di politica. Illazioni e diffamazioni ledono prima la mia immagine di imprenditore poi quella di politico, peccato che la seconda attività la faccio per pura e mera passione. Questo tipo di situazioni sono quelle che allontanano la gente perbene dalla politica». «Infine, – ha concluso Innocenti – non vedo Stabile da almeno due mesi, l’ultima volta l’ho visto in Consiglio comunale. Voglio ricordare che io ero in maggioranza ed esprimevo un assessore con deleghe importanti, ma quando mi sono convinto che per la città era meglio un cambiamento mi sono dimesso da consigliere».

Precisazioni anche da Paolo Santulli, capogruppo Pd, uno dei più attivi tra i dissidenti: «I termini ribelli e contestatori sono abusati: alcuni consiglieri, quando si sono accorti che si poteva determinare, a causa della mancanza di condivisione e confronto, una deriva oligarchica, hanno pensato bene di sollecitare il dibattito politico interno alla maggioranza. Questi siamo noi». «Noi – parlano, poi, tutti e cinque i cosiddetti consiglieri ‘dissidenti’, Eugenia D’Angelo, Imma dello Iacono, Francesco Forleo, Luisa Motti e lo stesso Paolo Santulli – abbiamo assunto con gli elettori l’impegno di provare a costruire una vera alternativa amministrativa, ma anche etica, per salvare la nostra città dal baratro su cui si ritrova, per avviare un percorso di risanamento e di sviluppo. Come e più di noi, questo impegno è stato assunto dal sindaco Golia».

«Nella coerenza con gli impegni assunti, – continuano in merito a presunti contatti con le opposizioni per mandare a casa Golia – la nostra presenza è di sostegno all’amministrazione votata dai cittadini. La nostra presenza e il nostro impegno sono e saranno tesi solo alla piena realizzazione nell’attuale maggioranza amministrativa, attraverso il voto in Consiglio comunale, del programma votato dai cittadini. Il dialogo con l’opposizione si svolge e si svolgerà unicamente nelle sedi istituzionali. Per la nostra collocazione, e anche per scelta di stile personale, gli studi notarili resteranno deputati a funzioni ben diverse dalla registrazione di posizioni che noi assumeremo sempre nella sala consiliare».

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